“Aversa citta’ del libro”, l’importanza della Biblioteca del Seminario

di Stefania Arpaia

 AVERSA. Un incontro di grande importanza si è svolto venerdì 11 ottobre, nella Pinacoteca del Seminario Vescovile di Aversa.

La presentazione del libro “La Biblioteca del Seminario di Aversa, Storia di Uomini e di Libri”, scritto da Antonio Cesaro, è stato uno spunto dal quale partire per riflettere sull’importanza della storia culturale del nostro territorio e del ricco patrimonio artistico che esso conserva e che merita di essere valorizzato. Ad aprire l’evento è stato monsignor Stefano Rega, rettore del seminario vescovile di Aversa, struttura settecentesca che oggi ospita tanti studenti. “Il seminario – ha affermato Rega – è un vero e proprio cenacolo di fede e di cultura, punto di riferimento per molti eventi culturali della città”.

L’importanza del seminario viene messa in luce nel testo di Cesaro, dove la biblioteca è presentata come simbolo del nostro patrimonio culturale e testimonianza di un sapere universale. Ha preso parola all’evento anche il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che ha considerato il volume di grande valore perchè permette di conoscere la storia della Chiesa locale, una storia presentata in termini di passione e devozione.

“La Cultura è dialogo, – ha affermato – conduce a sensibilità, approfondimento, crea motivazioni di sostegno che spingono l’individuo ad andare avanti nel suo percorso.” La cultura è intesa come “storia di uomini e di libri”, si narra di persone che hanno “preso” la conoscenza e l’hanno condivisa con gli altri. È intervenuta alla presentazione anche la professoressa Maria Luisa Coppola, del Serra Club Italia che ha collaborato e facilitato la realizzazione del volume.

“Il testo ha una doppia valenza: permette di conoscere il seminario e i personaggi che hanno contribuito all’arricchimento della biblioteca, e permette un approfondimento anche di conoscenze non teologiche perchè sono conservati libri di Stazio, Galileo, classici latini e greci”.

Infine, l’autore, Antonio Cesaro, ha presentato il proprio lavoro con grande emozione. Con il rispetto del discepolo ha indagato lo scibile della biblioteca e lo ha riassunto nel proprio volume, fondendo la cultura classica con quella cristiana. Il lavoro ha lo scopo di suscitare interesse nei confronti della biblioteca e del sapere, con l’obiettivo di garantirne una maggiore fruibilità e con la speranza futura che si trasformi in un “ponte” con la comunità e tra le culture. Un testo emotivo e passionale, ricco di uomini e storia, che offre la possibilità di conoscere meglio il nostro territorio e la nostra cultura.

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