Firme referendum, Piazza: “Il Pd ‘blocca’ il Pdl”

di Redazione

 MONDRAGONE. Mentre, a Caserta, quasi si è arrivati allo scontro fisico tra rappresentanti del Popolo della Libertà per la raccolta delle firme sui referendum sulla giustizia promossi dal Partito Radicale e fatti propri dal Pdl, a Mondragone tutto è immerso in una calma totale, paragonabile solo ad un eremo francescano”.

Lo afferma il consigliere pidiellino Giuseppe Piazza. “In tutta la Campania – dice Piazza – si stanno mobilitando le sezioni cittadine, su espresso volere del coordinatore regionale Nitto Palma, attraverso riunioni di partito e installazioni di gazebo nelle piazze e nei luoghi pubblici per raggiungere l’obiettivo prefissato delle centomila firme, da noi, invece, il responsabile locale ha affidato il tutto ad un asettico comunicato stampa in cui invita i Consiglieri comunali a la mobilitazione, senza però indicare quali iniziative lo stesso intenda intraprendere”.

E qui Piazza torna ad attaccare il governo delle larghe intese guidato da Giovanni Schiappa: “La sezione del Pdl di Mondragone, dopo il ribaltone di maggio, è chiusa a quattro mandate, le riunioni degli iscritti e dei consiglieri sono diventate merce rarissima, addirittura si parla di mercato nero, insomma il dibattito all’interno del partito è stato zittito dopo aver consumato il tradimento elettorale”.

“L’impressione che si ha – continua Piazza – è che, mentre a Caserta la discussione è stata fatta in un luogo pubblico da chi voleva, giustamente, evidenziare il proprio impegno per la raccolta delle firme, a Mondragone, probabilmente, la discussione, accesa, è stata consumata nel segreto di qualche stanza comunale e dove il protagonista del ribaltone per il Partito Democratico, Achille Cennami, ha ‘imposto’ al sindaco e al coordinatore del Pdl il fermo assoluto sulla raccolta delle firme perché il proprio partito non ha aderito alla campagna referendaria”.

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