Mafia, confiscati beni per 27 milioni ai fratelli Lo Cicero

di Redazione

 PALERMO. La Direzione investigativa antimafia ha confiscato, con provvedimento definitivo della Corte di Cassazione, il patrimonio riconducibile ai fratelli Giovanni e Salvatore Lo Cicero, “uomini d’onore” del mandamento mafioso di Resuttana (Palermo).

Il patrimonio, del valore di 27 milioni di euro, era stato sequestrato nel 2008 e confiscato con provvedimento di primo grado, al quale avevano però presentato appello gli interessati. Il contenzioso si è poi concluso con la confisca definitiva da parte della Cassazione. Giovanni Lo Cicero, considerato organico della famiglia mafiosa della “Arenella-Acquasanta-Vergine Maria” è deceduto, per cause naturali, il 28 aprile 2011. Il fratello Salvatore è attualmente agli arresti domiciliari.

La famiglia Lo Cicero, insieme a quelle dei Galatolo, Madonia e Fidanzati, è ritenuta tra le principali famiglie mafiose che ricadono sotto il mandamento di Resuttana. Le illecite attività gestite hanno riguardato, prevalentemente, il narcotraffico, le estorsioni e il controllo degli appalti pubblici.

I Lo Cicero, inoltre, sono i gestori, in regime di monopolio, della costruzione e della manutenzione delle tombe, e di ogni altro intervento all’interno del cimitero dei Rotoli di Palermo, attraverso una serie di agenzie di pompe funebri site lungo tutto il perimetro del cimitero stesso e di altri servizi cimiteriali riconducibili tutti a parenti ed affini degli stessi.

La loro attività si è estesa con la creazione di società edili e con il reinvestimento dei capitali illecitamente accumulati, alla costruzione di numerosi immobili in varie vie del capoluogo, anche questi oggetto del provvedimento confisca.

Tra i beni mobili, immobili, le disponibilità bancarie e le società confiscate figurano: 34 appartamenti ed un vano garage; un locale d’ufficio; 13 magazzini deposito; 5 ville; 5 grandi immobili commerciali; 2 fabbricati, allo stato grezzo, per complessivi 1400 metri quadrati; 12 vani terrani; numerosi appezzamenti di terreno; diversi conti correnti bancari e polizze vita; 6 società e 4 imprese individuali; 3 autocarri; 3 autovetture; un aeromobile Rondone F4.

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