Misseri: “Se condannano Cosima e Sabrina mi uccido”

di Mena Grimaldi

 TARANTO. “Alla fine ci saranno quattro innocenti in galera e un colpevole fuori e io a quel punto la farò finita”.

Queste le parole di Michele Misseri in un’intervista esclusiva rilasciata a Nazareno Dinoi per il Corriere del Mezzogiorno.

Misseri si riferisce alla eventuale condanna della figlia Sabrina Misseri e della Moglie, Cosima Serrano per l’omicidio della nipote Sarah Scazzi e Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote, per la soppressione del corpo della quindicenne uccisa.

“Tutti mi scansano, dicono che dovrei marcire in galera ma io che ci posso fare se i magistrati non mi credono?”, dice Misseri parlando dei suoi concittadini ad Avetrana. E su un perdono da parte di Sabrina e Cosima, il contadino risponde: “Cosima si – dichiara – Già quando veniva in carcere mi aveva perdonato. Sabrina non lo so. Forse come dice giustamente Valentina, l’altra mia figlia, lei mi perdonerà di tutto ma non di avere ucciso Sarah”.

Poi, alla domanda del cronista su come abbia vissuto i giorni successivi alla morte di Sarah, lui risponde: “In quei giorni io stavo morendo, avevo deciso di avvelenarmi poi ho pensato che se l’avessi fatto nessuno avrebbe saputo la verità e il corpo di quell’angelo biondo sarebbe rimasto per sempre in quel pozzo”.

E poi: “Mi alzavo sempre da quella sdraio e uscivo fuori in giardino, poi rientravo e uscivo di nuovo. Volevo morire, stavo impazzendo, mi dicevo, ma cosa ho fatto? Possibile che è successo proprio a me? Volevo farmi scoprire ma non ci riuscivo, la vergogna era troppo forte per ciò che avevo fatto. Ero e sono da solo, sin da bambino lo sono stato”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico