Galluccio dice no a InfoPoint come edicola

di Antonio Arduino

 AVERSA. Il consigliere comunale del Pdl Michele Galluccio boccia l’idea di utilizzare come edicola, con servizi d’informazione, e non primariamente come ufficio informativo turistico l’info point di piazza Mazzini.

Dopo averlo atteso per quasi 3 anni, essendo stato installato il 13 agosto del 2010, ed essere stato spostato da un lato all’altro della piazza l’8 ottobre 2011 a seguito delle proteste fatte dai residenti della zona che lamentavano una possibile violazione della privacy dall’attivazione dell’info point destinato, nelle mente degli ideatori primo tra i quali proprio Michele Galluccio, a dare informazioni sulle possibilità di accoglienza ed ospitalità e sulle iniziative artistiche-culturali della città a chi avesse inteso soggiornare ad Aversa, offrendo anche consulenza per azioni di marketing tese alla promozione dei prodotti locali,, attraverso una collaborazione tra commercianti e Comune, sia pure con l’appendice di servizi d’informazione, la struttura rischia di diventare una banale edicola, attivata giusto per sostituire quella esistente all’interno della stazione, attualmente chiusa per ristrutturazione. Questo in barba alle indicazioni fornite dalla commissione consiliare Affari Sociali.

“Riunitasi – ricorda in proposito l’azzurro – l’11 dicembre scorso la commissione, della quale faccio parte, presieduta da Paolo Galluccio, composta anche da Augusto Bisceglia e Gianfranco Perillo, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno dei lavori che prevedeva al primo punto il mancato utilizzo dell’info point, costato alle casse comunali 25 mila euro, più quelli necessari allo spostamento dalla collocazione originale sul marciapiede all’angolo formato da via Diaz con piazza Mazzini a quella attuale, a ridosso dell’ingresso della stazione”.

“Dopo avere ribadito l’uso della struttura quale punto informativo turistico della città, per consentirne il funzionamento, abbiamo – continua l’ex assessore – sottolineato la necessità di affidarne la gestione attraverso un avviso pubblico diretto a tutte le associazioni o scuole che nel proprio statuto abbiano quale oggetto sociale scopi di natura culturale e turistica. Includendo anche eventuali privati, ad eccezione di quelli che intendessero esercitarvi attività commerciali o promuoverne”.

“Di conseguenza – ricorda Galluccio – abbiamo dato indicazione al funzionario comunale competente di avviare l’iter burocratico necessario all’indizione dell’avviso pubblico, suggerendo, come messo a verbale dal consigliere Bisceglia, che si facesse in modo di aprire la struttura in tempi brevi per evitare che, nelle more della burocrazia, diventasse obsoleta”. “In due mesi –osserva l’azzurro- l’iter non solo non è partito ma adesso la struttura rischia di diventare una edicola snaturando il progetto originale”. “Ma – conclude Galluccio – può andare anche bene, purché questo aspetto sia secondario, vale a dire l’uso come edicola sia solo uno dei servizi aggiuntivi offerti dall’info point che è nato per essere un ufficio di promozione turistica, non un punto vendita di prodotti, siano essi giornali od altro”.

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