Via Presidio, basolato dissestato

di Antonio Arduino

 AVERSA. Adesso gli assessori ci sono: uno ai lavori pubblici, uno all’urbanistica, uno alla viabilità e c’è anche un ufficio tecnico, con tanto di responsabile, ma nessuno si è ancora preoccupato di intervenire per dare soluzione al problema che investe via Presidio nel punto in cui l’arteria sbocca su piazza Crispi.

La segnalazione fatta dai residenti preoccupati che le lastre di basolato largamente dissestate ampio dissestate nel punto esattamente antistante la parrocchia di Sant’Anna potrebbero cedere di botto, creando uno sprofondamento nella zona, sul genere di quello avvenuto in via Corcioni, sembra non avere destato l’interessare di chi è istituzionalmente preposto ad intervenire.

Dopo la segnalazione fatta, una decina di giorni fa, attraverso l’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada, fattasi portavoce di una situazione di viabilità critica che potrebbe mettere a rischio la sicurezza di automobilisti e pedoni, in quel punto di via Presidio nulla è cambiato se non in peggio. Perché il basolato si è ancora più allentato, cominciando a dare netta la sensazione di sprofondamento imminente, per la sollecitazione costante dagli autoveicoli che passano numerosissimi e praticamente senza soluzione di continuità in quel punto cruciale per la circolazione veicolare essendo crocevia di arterie che portano ai comuni limitrofi di Lusciano e Trentola Ducenta.

Possibile, chiedono i residenti, che nessuno dei responsabili della viabilità urbana si sia reso conto del pericolo? Possibile che nessuno abbia ascoltato la richiesta di aiuto lanciata dall’Aifvs? Se lo sprofondamento avvenuto in via Corcioni non ha avuto conseguenze gravi chi può mai garantire che un eventuale cedimento del manto stradale in via Presidio non sia causa di una tragedia, specialmente se sotto quella strada esistesse del vuoto per la presenza di sotterranei collegati alla parrocchia o ad alle abitazioni? Le case della città costruite nei scorsi non erano forse dotate quasi tutte di grotte? E qualche tempo fa non si scavò poco distante da quell’incrocio per individuare il nascondiglio sotterraneo di un pericoloso latitante?

Comunque, anche se non esistesse alcun vuoto sotterraneo quel basolato dissestato, che si dissesta ogni giorno di più, non può essere ignorato. Da qui la necessità sentita dai residenti di rinnovare la richiesta di aiuto indirizzandola questa volta a primo cittadino.

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