Elezioni: l’Udc non esclude alleanza con Pdl, ma vuole la leadership

di Redazione

Gilberto PriviteraAVERSA. “L’Udc è candidato come Terzo Polo insieme a forze politiche specifiche”. Gilberto Privitera, capogruppo consiliare del partito di Casini, mette i paletti in vista dell’appuntamento elettorale della primavera 2012, quasi a voler chiudere il capitolo dell’alleanza con il Pdl.

Ma subito dopo la riapre, a dimostrazione che nulla è ancora deciso: “Questo non significa che siamo una ‘chiesa chiusa’, anzi, le nostre porte sono spalancate”. “Quello che è certo – continua Privitera – è che l’Udc non può non assumere la leadership della coalizione di cui farà parte, indicando anche un proprio candidato a sindaco”. E quando gli si fa notare che questa affermazione potrebbe essere letta come un addio all’attuale maggioranza di centrodestra, l’esponente centrista risponde: “Ai nostri attuali alleati abbiamo chiesto di rivisitare l’organizzazione della coalizione con maggiori punti di contatto e confronto. Ma questa maggioranza non riesce a dialogare al proprio interno ed allora si registrano quelle che voi giornalisti chiamate fibrillazioni. A differenza, invece, l’Udc è diventato un partito coeso proprio grazie ai momenti di confronto interno, di condivisione delle scelte”.

Il discorso passa, poi, all’impegno in politica, al concetto di buon amministratore e Privitera si lascia andare a considerazioni di carattere più vasto, quando afferma, a proposito della “società civile” che dovrebbe essere d’esempio nell’impegno pubblico: “Condanno quella società civile che vuole essere solo chiamata a ricevere incarichi e a rimanere dietro le quinte, quella è, a mio avviso, la società incivile. Un buon amministratore non deve essere solo un buon professionista, un burocrate, ma avere sensibilità e, soprattutto, amore verso la propria città e il proprio paese. Questo oggi manca, soprattutto ad Aversa”. Passando a temi più diretti, il capogruppo, esaminando i rapporti tesi con il Gruppo Unico delle Autonomie guidato da Paolo Santulli, afferma: “Non c’è una posizione preconcetta nei confronti del Gua. All’epoca abbiamo detto che non volevamo l’allargamento della maggioranza”.

Infine, Privitera tenta di chiarire il perché delle ennesime frizioni che si registrano in seno alla maggioranza, esplose pubblicamente in occasione dell’ultima seduta del Consiglio comunale. “E’ assurdo mettere insieme partiti che non hanno condivisione di idee, anzi erano addirittura alternativi nel momento elettorale”, ha detto il commercialista aversano. “L’errore di Santulli – ha aggiunto Privitera – è quello di ritenere interlocutore unico, garante Mimmo Ciaramella, mentre noi crediamo che in una coalizione vera gli interlocutori siano gli alleati, che non possa esserci un interlocutore unico”.

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