NAPOLI. Un attentato contro il pm della Dda Vincenzo D’Onofrio e un maresciallo dei carabinieri di Castello di Cisterna quello che avrebbe architettato il clan Di Fiore di Acerra (Napoli).
A rivelarlo il collaboratore di giustizia Pasquale Di Fiore, ex esponente della cosca omonima. Contro il magistrato, ritenuto dalla camorra troppo “duro e accanito”,si pensava di usare un bazooka contro la sua auto blindata, mentre per uccidere il maresciallo o un suo parente come vendetta trasversale, invece, si era pensato ad un falso incidente stradale con un’auto pirata.