P4, il Csm sospende Papa da stipendio e funzioni

di Redazione

Alfonso PapaROMA.La sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura, riunita questa mattina in camera di consiglio, ha sospeso in via cautelare da funzioni e stipendio Alfonso Papa, magistrato in aspettativa e deputato del Pdl, per il quale i pm di Napoli che indagano sulla P4 hanno chiesto l’arresto.

Lo stesso Papa era presente alla riunione. Papa, in aspettativa, avrebbe percepito lo stipendio in caso di dimissioni dal Parlamento e rientro delle file della magistratura. Ora non più: è stato speso da funzioni e stipendio. Ieri per il parlamentare, la giunta per le autorizzazioni della Camera aveva votato per l’arresto e il deputato si era autosospeso dal gruppo del Pdl.

Se dovesse finire in carcere “sarà un’esperienza dolorosa e ingiustificata” ma la vivrà “serenamente, consapevole della mia innocenza”. Lo afferma Papa, intervistato dalla Repubblica e dal Messaggero, all’indomani della pronuncia della giunta per le autorizzazioni della Camera. “Non sono stato accusato di alcuna percezione di denaro – afferma Papa – Sono del tutto estraneo alle accuse che mi vengono rivolte e sono ansioso di potermi difendere nel processo e dimostrare, attraverso il processo, la verità dei fatti”.

Il deputato definisce i suoi rapporti con Bisignani di “assoluta cordialità” e afferma di aver condiviso con lui “una sincera amicizia priva di interessi”. Inoltre, Papa, difende la posizione della moglie, Tiziana Rodà, avvocato, finita nell’inchiesta – scrive il quotidiano – per alcune consulenze ottenute da grandi aziende. “Lì non c’è traccia di consulenze – aggiunge Papa – Lei non ne ha mai avute, nè le ha chieste. Le notizie che la riguardano sono del tutto false” e poi aggiunge che la moglie insieme ai suoi figli è “il grande bene della mia vita e la mia vera forza in questo momento” e “si difenderà in tutte le sedi”.

Papa smentisce l’esistenza della P4, “per quanto mi riguarda – precisa – non so cosa sia. Non ho mai fatto parte di consorterie, l’ho appreso dai giornali e dalle carte dei pm. Ma il gip con il no al 416 ha negato che esiste una P4”. Quanto ai due soggiorni contestati a Papa, il deputato si difende affermando che si tratta di prenotazioni fatte da altri perchè “non potevo farle io” e in ogni caso, avrebbe restituito le somme. Infine, sulla possibilità di dimettersi da deputato, fa sapere di essere pronto a fare “i passi che mi saranno richiesti” ma “sarà una scelta del Pdl e della Camera” e rispetto al voto dell’Aula previsto mercoledì, al Messaggero, afferma di appellarsi “alla coscienza dei parlamentari”.

“Grazie alla fermezza ieri in Giunta del presidente Castagnetti, è stato sventato un tentativo di rinviare ulteriormente una decisione riguardo all’arresto del parlamentare Pdl, Alfonso Papa, per evitare che emergessero le contraddizioni all’interno della maggioranza”. Lo afferma il responsabile Giustizia del Pd Andrea Orlando. “Adesso – continua Orlando – l’Aula si pronunci e consenta alla magistratura di fare luce su una vicenda da caratteri torbidi che ha inquinato il funzionamento delle Istituzioni, e che vedrebbe il succedersi di una serie di abusi delle funzioni svolte in nome del popolo italiano”.

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