Secessione Rione Bagno, Santulli: “Svegliamoci dal torpore”

di Redazione

Paolo SantulliAVERSA. “Vorrei lanciare un segnale contro il torpore rispetto al problema della secessione a favore di Cesa del Rione Bagno e del relativo referendum indetto per il 5 e 6 giugno prossimo”.

Paolo Santulli, ex parlamentare centrista, attuale capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie nel consiglio comunale normanno, cerca di svegliare la politica aversana da un sonno (altro che torpore) che sembra averla colta sull’argomento spinoso della secessione di Rione Bagno. Non a caso Santulli sottolinea che “una richiesta di questo tipo dovrebbe mortificare la classe politica aversana ed io mi sento mortificato”.

“Credo – ha continuato – che ci dobbiamo preoccupare per questa situazione. Gli amministratori aversani dovrebbero allarmarsi per questo stato di cose. Non è possibile perdere a cuor leggero una periferia, un quartiere che ha una sua valenza e un proprio significato. Piuttosto che stare zitti e in attesa, il nostro compito è preoccuparci e cercare di capire quali sono stati i motivi che hanno portato la maggioranza degli abitanti del Rione Bagno a sponsorizzare questa iniziativa che, se non ci svegliamo, potrebbe ripetersi anche per altri quartieri cittadini. Insomma, il nostro compito è fare sì che si sentano integrati nella città”.

In chiusura si rivolge ai suoi concittadini: “Faccio appello agli aversani affinché, quando si recheranno alle urne, scelgano di fare in modo che questo rione rimanga ad Aversa, nello stesso tempo dobbiamo fare in modo che la popolazione del Rione Bagno si sentano parte integrante di Aversa”.

Un sasso nel vuoto pneumatico della politica aversana sul tema, mentre Cesa si è organizzata con la costituzione di un comitato per il Si all’annessione del Rione Bagno, composto, oltre che dall’associazionismo, dall’amministrazione comunale e dai partiti presenti in paese, Partito Democratico e Popolo della Libertà compresi.

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