Torre del Greco, divieto di dimora per il sindaco

di Redazione

Ciro BorrielloTORRE DEL GRECO.Un vigile urbano arrestato e pesanti accuse nei confronti del sindaco di Torre del Greco (Napoli), Ciro Borriello, destinatario, insieme ad altre cinque persone, di un’ordinanza di divieto di dimora nel comune vesuviano.

Sarebbero di fronte a una svolta le indagini sulla condotta degli appartenenti al settore antiabusivismo della polizia municipale di Torre del Greco (Napoli): sei le ordinanze restrittive eseguite mercoledì mattina dalla polizia, disposte dalla Procura di Torre Annunziata, che fanno seguito a quelle che, lo scorso 25 ottobre, portarono in carcere otto persone, tra vigili urbani e dipendenti comunali, mentre altre sette persone finirono invece agli arresti domiciliari.

Il vigile urbano arrestato è Raimondo Dottrina, indagato per soppressione di atto pubblico e falso in atto pubblico. Secondo quanto emerso dalle indagini, che si sono avvalse anche delle testimonianze di alcune delle persone coinvolte nella prima fase, il sindaco Borriello avrebbe condizionato l’attività del nucleo antiabusivismo della polizia municipale di Torre del Greco. In particolare il primo cittadino, insieme con Nicola Donadio, impegnato in politica e padre del consigliere comunale Antonio, già finito ai domiciliari nella precedente operazione, avrebbe indotto Dottrina e un altro vigile urbano a far sparire un verbale di sequestro elevato ai danni del titolare di un esercizio pubblico della città vesuviana che stava effettuando lavori di ristrutturazione al proprio negozio.

Al sindaco vengono contestate le accuse di soppressione di atto pubblico e abuso d’ufficio. Divieto di dimora anche per Nicola Donadio: per lui l’accusa è di soppressione di atto pubblico. Stessa sorte e toccata anche a Massimiliano D’Avino e Raffaele Vitiello, accusati di millantato credito, e per il dipendente comunale Bernardo Tamburino nei confronti del quale pende l’accusa di falso in atto pubblico.

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