Di Meo e gli uscenti del Pd: “Nel partito si è remato contro”

di Redazione

Luciano Di MeoSESSA AURUNCA. “Dopo lo scioglimento anticipato del Comune di Sessa Aurunca, nel Pd locale nulla è piu’ come prima e nulla potrà essere piu’ come prima”.

Lo affermano il sindaco uscente Luciano Di Meo, il vicesindaco uscente Fusco, l’assessore uscente Di Cresce e i consiglieri uscenti Passaretti, Di Iorio, Aniello ed Elce, tutti del Pd.

“E’ evidente – aggiungono – che nel partito molti, in modi diversi, hanno contribuito alla caduta dell’Amministrazione di centrosinistra e a regalare al centrodestra un insperato ed immeritato vantaggio. Modi diversi, che spaziano dai voti contrari alle ‘indipendenze di manovra’, alle assenze volute, fino alle quotidiane campagne di stampa denigratorie, inspiegabilmente alimentate dai dirigenti del Pd, che neppure giornalisti di centro-destra, o la stessa opposizione, hanno condotto con tanto accanimento. Appare, dunque, ridicolo ma anche provocatorio, il tentativo di archiviare l’accaduto cercando di sminuire la gravità politica e storica. In tal senso, infatti, ciascuno sarà inchiodato e ricordato per le scelte che ha compiuto in questa vicenda: voti contrari, assenze ed altre stranezze di cui non solo noi, ma l’intera Città, non riesce a spiegarsi”.

“Nel rinnovare la stima al segretario Pasquale Acunzo, – continuano – di cui si tenta la strumentale defenestrazione, senza dubbio affermiamo che non potremmo continuare a militare nello stesso partito, gomito a gomito, con chi da questo momento in poi non potrà che essere considerato inaffidabile, o funzionale al centrodestra. Certo, con coerenza lo faremo ancora, se sarà possibile, solo con quelli che in tanti anni della storia di questa area politica nemmeno lontanamente si sono mai sognati di assumere comportamenti politici come quelli appena descritti. Questa chiarezza si esprime nell’interesse del Pd e dell’intero centrosinistra, che per vivere e riconquistare la guida della Città ha bisogno di serietà, affidabilità, credibilità, autonomia ed anche voti, e soprattutto di non far finta che nulla sia accaduto”.

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