Grande folla alla Rotonda per i funerali di Renato Uccella

di Redazione

Renato UccellaSAN NICOLA LS. Si sono svolte giovedì, con inizio alle ore 12, presso la chiesa alla Rotonda, le esequie di Renato Uccella, il perito elettrotecnico di Capodrise, nato a Napoli il 26 aprile del ’52, dipendente della G.T. s.r.l. di Somma Vesuviana, caduto giù dal tetto di uno stabilimento industriale di Marcianise.

Il lavoratore deceduto è stato per molti anni residente in San Nicola La Strada ed erano tantissimi quelli lo conoscevano e ieri mattina erano tutti alla Chiesa Santa Maria della Pietà di San Nicola la Strada, città dove la famiglia ha vissuto fino al 1995, a seguire la funzione religiosa officiata da don Oreste Farina. Alla tragedia di una morte bianca è seguito lo scandalo di un’assunzione post mortem. Infatti, la “comunicazione obbligatoria unificato Unilav”, così si chiama il documento, è stata trasmessa al Ministero del Lavoro alle 18.29 e 47 secondi del giorno del decesso dell’operaio. Un particolare inquietante e che va a profanare una morte avvenuta già in circostanze tragiche. Renato, lavoratore irregolare a 58 anni, è stato quindi assunto quando il suo corpo era ormai privo di vita a causa di una morte avvenuta in seguito a un incidente sul lavoro, sulle cui responsabilità sono in corso indagini. Una circostanza, questa, che ha indignato molto anche i giudici che stanno indagando sulla sua morte e che vedrà coinvolte molte persone. Anche il mondo politico sannicolese si è stretto vicino alla famiglia di Renato.

“Esprimo a nome mio e dell’intero Consiglio Comunale – ha detto Domenico Russo, consigliere comunale del Pdl – cordoglio e profonda vicinanza ai familiari di Renato Uccella ennesima vittima sul lavoro a Marcianise, la catena delle morti bianche va spezzata è intollerabile morire sul lavoro. Il tragico episodio – ha aggiunto – testimonia ancora una volta la necessità di regole e strumenti più efficaci, per interrompere questo assurdo stillicidio. La sicurezza sul lavoro deve essere imperativo categorico di tutte le istituzioni. In questo momento di grande dolore ci stringiamo attorno alla famiglia di Renato Uccella, l”operaio di Capodrise che ha perso la vita a causa di un tragico incidente sul lavoro. A Salvatore Tranchese, l’ingegnere che stava lavorando assieme a Uccella e che è ora ricoverato in gravissime condizioni presso l’ospedale di Caserta, mandiamo un grande abbraccio, nella speranza che possa superare questo difficilissimo momento. Sono in corso indagini – ha aggiunto Russo – per fare luce sulla dinamica di questo incidente. In ogni caso, a poca distanza dalla tragedia di Capua, ancora una volta una persona muore durante lo svolgimento del proprio lavoro. Morire di lavoro è qualcosa di inaccettabile in ogni società che voglia definirsi davvero civile”.

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