Enzo Battaglia si candida a sindaco del Pd

di Redazione

Vincenzo BattagliaSAN NICOLA LA STRADA. Nonostante che alla data delle prossime elezioni comunali manchi poco meno di un anni, tanto a desta, quanto a sinistra (il centro non ha alcuna possibilità se non si allea con una delle due coalizioni) …

… proseguono incessanti i contatti tra le diverse componenti politiche cittadine per capire innanzitutto chi candidare al ruolo di successore del sindaco Angelo Antonio Pascariello che, alla fine del suo mandato, risulterà essere il sindaco più longevo di San Nicola La Strada con i suoi dieci anni di sindacatura e qualche cosa anche prima degli anni Novanta. A meno che Pascariello non decida di dimettersi sei mesi prima e di ripresentarsi ancora alla guida del Pdl per superare lo scoglio delle due consiliature e proseguire.

Ma non ci sembra che sia questo la sua intenzione, semmai quello che sinora è sempre stato il suo sogno nel cassetto è stato quello di concorrere per uno scranno al Parlamento e chissà che la prossima possa essere la volta buona. Il Popolo della Libertà, almeno sinora, il suo candidato a sindaco c’è l’ha già: si tratta dell’attuale capogruppo del Pdl, l’ingegnere Pasquale Delli Paoli che così coronerebbe il suo desiderio dopo che andò male nel 2001. Ma a destra ci sono anche altre candidature, come quella del consigliere Francesco Basile, dell’assessore Giovan Battista Zampella e Giuseppe Russo, anche se qualcuno dice che vorrebbe ritirarsi dalla vita politica attiva.

A centro potrebbe esserci la candidatura di Gabriella D’Ambrosio, la pediatra che si è candidata anche alle ultime elezioni regionali. La sinistra, invece, ha un grosso nodo da sciogliere al suo interno: concorrere tutti insieme, cioè Prc, Pdci, Verdi con il Partito Democratico o fare un cartello con l’esclusione del Pd. Ma nel Pd qualcuno ha già avanzato la sua nomination”: si tratta del commercialista Vincenzo Battaglia, consigliere comunale sino al 2006, quando decise di prendersi “una consiliatura sabbatica”.

A dare notizia del sua discesa in campo è stato lo stesso Battaglia, allorquando, recatosi al gazebo del professore Nicola Tiscione per sottoscrivere i tre quesiti referandari contro la privatizzazione dell’acqua, disse di essere pronto a “fare il sindaco”. Battaglia sino ad oggi è un componente del direttivo cittadino del Pd e la sua uscita pubblica su un tema così importante pregiudica non poco i contatti che lo stesso Pd, con il segretario Vito Marotta, sta intessendo con l’Italia dei Valori e la Federazione di Sinistra. Infatti, in questa fase avanzata dei rapporti tra le tre formazioni politiche, si sta discutendo unicamente del programma, dieci punti da condividere e portare avanti insieme. Solo dopo aver approvato la bozza di programma univoco, i dirigenti dei tre partiti incominceranno a parlare di candidati al ruolo di sindaco da contrapporre al centrodestra. Così, invece, l’uscita di Enzo Battaglia mette un deciso freno alle trattative e, fra l’altro, all’interno del Pd non si è ancora incominciato a discutere sul nome del prossimo sindaco. Insomma, quella di Battaglia è stata un’uscita poco opportuna.

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