Festa dell’Europa alla media “Gallozzi”

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Festa dell’Europa: martedì 18 maggio la scuola secondaria di primo grado «Carlo Gallozzi» di Santa Maria Capua Vetere celebrerà l’evento in onore del 60° anniversario della Dichiarazione di Schumann, che ha rappresentato l’Atto di nascita della Unione Europea.

Sarà questa l’occasione per illustrare ai genitori degli studenti ed ai rappresentanti degli Enti locali e delle associazioni del territorio, le attività, i prodotti e gli interventi realizzati dall’istituto nel corso dell’anno scolastico 2009-2010.

La scuola «Carlo Gallozzi», infatti, usufruisce dei fondi strutturali Pon-Fse «Competenze per lo sviluppo» e Fesr «Ambienti per l’apprendimento», grazie ai quali, in armonia con gli obiettivi di Lisbona, innalza i livelli di apprendimento dei suoi studenti nel campo della lingua madre, della matematica e delle lingue straniere. Una mostra fotografica allestita nell’atrio della scuola, stand e video rappresenteranno, il 18 maggio, i momenti salienti delle attività, realizzate in modo innovativo e con l’ausilio dell’informatica, che hanno previsto la partecipazione a gare disciplinari on line. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Uffico Europe Direct della Provincia di Caserta, sarà possibile visitare l’Euromobile per conoscere al meglio l’Unione Europea e i suoi interventi, attuati per preparare al meglio i cittadini alle sfide globali.

La festa continuerà in serata, alle ore 19, al Teatro Garibaldi, con l’intervento del sindaco di Santa Maria Capua Vetere Giancarlo Giudicianni, della dirigente scolastica professoressa Armida Altieri e del dottor Vincenzo Girfatti, referente dell’area progettazione dell’Ufficio Europa – Europe direct della Provincia di Caserta. Sarà messo in scena lo spettacolo di fine corso del Laboratorio Teatro e Coro della scuola, diretto dalla professoressa Caterina Fumante, al quale hanno collaborato anche i professori Roberto Cipullo, Marianna Marrocco e Anna Crocco.

Lo spettacolo, intitolato «Storia e leggenda, la principessa Anastasia», trae spunto dalla misteriosa e tragica storia di Anastasia Romanov, la quartogenita dello zar Nicola II di Russia e della zarina Aleksandra Fëdorovna, uccisa insieme alla famiglia a Ekaterinburg il 18 luglio 1918. Il mancato ritrovamento per molto tempo dei resti della famiglia imperiale ha alimentato la leggenda che la principessa Anastasia fosse sopravvissuta, spingendo molte donne, sull’onda del mistero, a spacciarsi per la granduchessa, per poter mettere le mani sulla eredità imperiale. Tra queste ricordiamo Anna Anderson, che morì nel 1984. Il suo corpo fu cremato, ma analisi del dna effettuate nel 1994 smentirono definitivamente che ella fosse la granduchessa. Tale storia è stato oggetto anche della trama di alcuni film; famoso è quello del 1956 con Ingrid Bergman e Yul Brynner.

Gli allievi della scuola Gallozzi hanno voluto ritrovare, in questa storia, che sarà portata in scena in scena con un’armonia di atmosfere del passato e ritmi rock, i sentimenti e i valori umani fondamentali della vita dell’uomo, quali l’amore e la famiglia.

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