Ospedale, Topo: “Uniamoci per salvare l’ospedale”

di Redazione

Filippo Topo MARCIANISE. “Alle importanti azioni, promosse dal sindaco e dall’amministrazione per la salvaguardia del locale nosocomio, fa da eco l’impegno quotidiano che il primo cittadino stesso sta profondendo insieme ai medici ospedalieri.

Con abnegazione e coscienza stiamo operando sul campo, facendo fronte alle emergenze , superando le numerose difficoltà, e lottando per vedere riconosciuto il ruolo di primo piano che il nostro ospedale merita. E se in questo l’università può fungere da supporto, ben venga. L’invito che rivolgo alle forze politiche tutte è quello di unirsi e lottare, affinché all’Ospedale di Marcianise, venga appunto riconosciuto quel ruolo strategico che avrebbe dovuto ricoprire, nell’Area dell’Emergenza, così come ideato e progettato.

A parlare è il consigliere Filippo Topo che interviene sulla questione ospedale a seguito del baillame sollevatosi anche dopo le dichiarazioni a mezzo stampa del professor Luigi Adinolfi, direttore dell’Uoc di Medicina presso il locale nosocomio. Egli evidenzia quella che a suo parere rappresenta la strumentalizzazione di una questione delicata da parte di alcuni esponenti politici per veicolare messaggi fuorvianti, che sostanzino una campagna elettorale, aliena dal perseguire gli interessi della collettività. Secondo il consigliere centrista, il duro j’accuse montato contro la presenza dell’università nell’ospedale marcianisano pone un velo di Maya su una realtà ben diversa, che vede la politica di centro sinistra quale reale colpevole del declassamento del nosocomio.

“L’ospedale di Marcianise – spiega il consigliere Topo – va difeso non dall’università, ma da quella sinistra che ha prodotto la scellerata legge 16/2008. Dov’era la politica qualche anno fa? Ancora oggi mi domando perché l’allora Amministrazione non è andata a perorare una causa che avrebbe prodotto il declassamento del nuovo nosocomio: se ci fosse stata più oculatezza e meno distrazione per gli interessi commerciali dell’epoca, sarebbe diventato ospedale di secondo livello dell’area dell’emergenza, alleggerendo l’Azienda ospedaliera di Caserta che oramai sta per scoppiare”.

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