Elezioni Afghanistan, Abdullah denuncia brogli

di Redazione

da sin. Abdullah e KarzaiKABUL.Abdullah Abdullah, ex ministro degli esteri e principale avversario del presidente uscente Hamid Karzai, denuncia “massici brogli” alle elezioni tenutesi in Afghanistan il 20 agosto, i cui risultati sono attesi nelle prossime settimane.

“I rapporti che abbiamo ricevuto in merito sono allarmanti. – ha detto in conferenza stampa a Kabul – Ci possono essere state migliaia di violazioni in tutto il Paese, non ho dubbi su questo”.

Il conteggio dei voti è in corso, i primi risultati parziali verranno resi noti il 25 agosto. Il presidente uscente Karzai è dato per favorito, tanto che lo stesso, a poche ore dalla chiusura dei seggi, ha già annunciato vittoria con il 70% dei consensi.

Il portavoce della missione Onu in Afghanistan (Unama), Alim Sedik, ha però sottolineato che ogni dichiarazione di vittoria o sconfitta fatta da un candidato è prematura e l’unico organismo che può ufficializzare la situazione è la Commissione elettorale indipendente (Iec). Secondo Richard Holbrooke, inviato speciale del presidente americano Obama per l’Afghanistan e il Pakistan, l’ipotesi di brogli è realistica. “Me l’aspetto” ha detto l’inviato Usa. Sabato anche la presidenza della Ue aveva espresso preoccupazione per le segnalazioni di irregolarità nel voto.

Fra le irregolarità rilevate dai 55 osservatori in 3 province, ci sono certificati elettorali multipli, il commercio del voto e la partecipazione alle elezioni di minorenni. Inoltre è stata constatata la cattiva qualità dell’inchiostro indelebile, il pessimo funzionamento delle macchinette per annullare i certificati elettorali, nonché l’utilizzazione di risorse pubbliche a favore di questo o quel candidato.

Intanto, continuano le violenze nel Paese. Sabato sono state uccise undici persone: sei poliziotti, un soldato e quattro ribelli. Nel nord, una bomba piazzata sul ciglio di una strada ha ucciso il comandante di polizia della provincia di Baghlan e altri cinque poliziotti nella regione di Kook Chinar, vicino alla città di Baghlan. Nei giorni precedenti un ufficiale afghano e quattro guerriglieri sono stati uccisi rispettivamente a Baghlan e nella provincia di Kandahar.

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