Valorizzazione, “Perché non si coinvolge chi ha capacità?”

di Redazione

AnfiteatroSANTA MARIA CV. Leggendo la richiesta d’aiuto, alla Rai, del sindaco Giudicianni in merito alla valorizzazione della città sammaritana credo si porti all’attenzione della collettività la realtà di questa amministrazione incapace.

Quale ospite della cittadina, devo sottolineare che l’iniziativa del sindaco è alquanto criticabile se non offensiva per chi vuole lavorare e non può a causa di quei soggetti che alienano ogni iniziativa d’interesse territoriale e collettivo, offendendo l’intelligenza e le capacità di chi vorrebbe intraprendere iniziative degne di considerazione e soprattutto elevare la cittadina sammaritana a ciò che costoro l’hanno relegata. A tal riguardo, al signor sindaco, sono stati dati due consigli di notevole interesse, ma che sembrano, anzi è sicuro sono state parole al vento.

Pur accettando questa iniziativa insussistente nel suo contenuto, ma valutandola come positiva per il territorio, snocciolo quello che sarebbero i nei dell’idea e soprattutto l’incapacità nel sostenere tale programma. Facendo caso al fatto che la Rai accetti la richiesta, ok, ma chi gestirebbe la pubbliche relazioni? Chi attiverebbe quel sistema di percorsi da visitare? Chi sosterrebbe la presenza di turisti? Quali soggetti sarebbero coinvolti?

Insomma, egregio sindaco, perché non coinvolgere professionisti capaci e creare un soggetto ad hoc? Non vorrei infierire, ma tutto ciò sa’ di “pastetta”, presumibilmente per ottenere fondi e creare il solito banchetto per i soliti commensali.

A questo punto qualcuno si chiederà quale proposizione sia accettabile, beh, non ci vuole molto. Quale soggetto centrale potrebbe essere la Pro Loco, ma non con questi partecipanti, bensì organizzare un gruppo di professionisti con capacità nel settore. Creare un soggetto pubblico-privato con la presenza delle scuole e soprattutto del “Liceo Artistico” con la supervisione della Soprintendenza, dando vita alla scuola di restauro ed operatori di scavo. Poi un atto essenziale sarebbe la definizione del centro storico, violentato, deturpato e stravolto dai soliti noti, nonché delle aree Pip; c’è da dire che il centro commerciale da insediare nell’ex tabacchificio, che non può essere realizzato se non dopo un variante urbanistica, ma non come l’hanno fatta in altre occasioni (senza documenti), ma con la stesura della Vas, è pura e reale attività affaristica. Quindi, una volta pianificato e programmato, avviata la macchina e preparato il terreno sotto ogni aspetto, si può chiedere sostegno per un programma di marketing al fine di sostenere quanto creato.

E basta con questi proclami insensati, finiamola con le fantasie di qualche politicuccio che scrive di moralità, e mi limito a questo, perché se dovessi dire delle minacce per aver fatto il bene di alunni e professori andremmo nelle deiezioni putrefatte sammaritane.

Comunque, egregio sindaco, abbia il coraggio di invitare chi ha un minimo di capacità e cultura da mettere a disposizione della città e dia modo di sollecitare le iniziative imprenditoriali e culturali, le quali da molto tempo sembrano svanite meglio restano fantasie.

Un cittadino libero

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