Chiesa dell’Annunziata, sostituiti i vetri rotti

di Antonio Arduino

La sostituzione dei vetri nella chiesaAVERSA. Da ieri nell’Annunziata i colombi non volano più. E’ bastato sostituire i vetri rotti di alcune finestre dell’abside per risolvere un problema che stava creando preoccupazione ai fedeli.

Un intervento di manutenzione chiesto all’amministrazione municipale, proprietaria della chiesa, dell’arco e del campanile, da don Franco Sparaco, rettore del complesso della Real Casa Santa dell’Annunziata, ma effettuato a cura dello stesso rettore che potrebbe, però, recuperare le spese sostenute.

Perché, dopo aver fatto orecchie da mercante agli appelli lanciati pubblicamente dal sacerdote, l’assessore ai lavori pubblici Rino Rotunno ha preso visione diretta del problema, promettendo il rimborso della spese sostenute dal religioso anticipando un intervento che il comune, proprietario del’immobile, avrebbe comunque dovuto effettuare, rispettando, purtroppo, i tempi lunghi della burocrazia.

Dunque, niente più colombi nella chiesa dell’Annunziata che da ieri è al centro delle celebrazioni pasquali e che, grazie ancora una volta alle continue sollecitazioni fatte dal rettore alle istituzioni, recupera anche la possibilità di accedere al tetto e al campanile. Impossibili da raggiungere per la presenza di tramezzi che avevano abolito i corridoi di passaggio, realizzati nel corso dei lavori di ristrutturazione della parte del complesso concesso in uso all’università.

Un dato di fatto comunicato da Sparaco al sindaco della città che, dopo aver toccato con mano, ha risolto quello che rappresentava un problema per realizzare eventuali interventi di manutenzione. Uno dei quali, che è da considerare il più importante, è quello delle infiltrazioni d’acqua. Acqua che, sia pure a gocce, inonda la chiesa ogni volta che piove, cadendo dal lucernario che è stato inspiegabilmente lasciato fuori dal lavoro di ristrutturazione del tetto, malgrado le pressanti richieste di includerlo nell’opera avanzate dal Rettore prima e durante l’espletamento dei lavori, partiti il 15 marzo 2004, completati il 12 dicembre 2005 e costati alla collettività oltre un miliardo di euro.

Da segnalare che dal terremoto avvenuto nel novembre del 1980 e fino al 12 dicembre 2005 ufficialmente la chiesa era inagibile. Di conseguenza sarebbe dovuta restare chiusa, con ovvi danni prodotti dall’incuria e dal naturale degrado che il tempo causa ad ogni cosa che viene abbandonata a se stessa.

Se per l’Annunziata così non è stato e se Aversa ha ancora la chiesa simbolo della città il merito è del coraggio di don Franco Sparaco che si è assunta personalmente tutta la responsabilità di tenere aperto un edificio dichiarato ufficialmente “inagibile”.

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