Camorra in salsa versiliese

di Redazione

Orlando LucarielloVIAREGGIO. E’ arrivata anche in città l’onda lunga dell’inchiesta della Procura di Napoli sul clan dei Casalesi Camorra, insomma, in salsa versiliese.

Ovviamente con contenuti molto più sfumati rispetto al grosso delle indagini che hanno fanno scoprire un palcoscenico fatto di prevaricazioni e delitti.

Machiè Orlando Lucariello? Che cosa ci faceva in città? Chi lo ha coperto? A chi si è appoggiato nel periodo di permanenza in città? Siamo di fronte ad un caso isolato (l’arrivo in Versilia di un affilato al clan dei Casalesi) oppure è stata una testa di ponte? Difficile dirlo. Di sicuro l’arresto delle settimane scorse da parte dei carabinieri di Orlando Lucariello- per l’accusa un personaggio che gravitava nell’orbita di Giuseppe Russo, detto ‘o’ padrino’, personaggio di spicco della camorra campana- allunga un’ombra inquietante anche sulla Versilia.

Non è un caso che proprio i sette Comuni locali siano da tempo tenuti sotto controllo, con una potente lente di ingrandimento da polizia e carabinieri: si temono (come è avvenuto in altre zone d’Italia) infiltrazioni nel tessuto economico, affari importanti effettuati con la copertura compiacente di personaggi della zona. Insomma, massima allerta..

Ad Orlando Lucariello (arrestato già dai carabinieri della compagnia di Viareggio) è stata notificato nei giorni scorso un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere nel proseguo dell’inchiesta Spartacus che ha portato in manette molti esponenti del gruppo Schiavone.

Ovviamente, per gli inquirenti versiliesi, rimane un grosso interrogativo per il momento senza risposta: nei giorni in cui Orlando Lucariello è rimasto in Versilia, ha legato con esponenti della malavita locale, oppure si è limitato ad un soggiorno molto soft, senza dare nell’occhio? Gli inquirenti non hanno avuto per il momento riscontri oggettivi ma qualcosa di importante potrebbe affiorare nelle prossime settimane

Quarantasette anni, originario di Gricignano di Aversa in provincia di Caserta, Orlando Lucariello si era nascosto in città, dopo essere stato condannato dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua a Venere a 28 anni di carcere per associazione camorristica di stampo mafioso, omicidio volontario, estorsione. Un personaggio importante che ora torna ad essere- in Campania- uno dei tanti fra i 70 affiliati dell’organizzazione per i quali le forze dell’ordine hanno notificato in carcere le ordinanze di custodia cautelare.

La Nazione – Viareggio, 02 ottobre 2008)

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