19 settembre, Festività di San Gennaro

di Redazione

statua di San GennaroAccadde oggi. Il vero nome di San Gennaro è quello di Ianuario, la sua origine è infatti quella della “Gens Ianuaria”, santificata al dio Giano, dio bifronte. Pertanto Gennaro, trasformazione popolare di Ianuario, non è un nome ma un cognome, probabilmente il vero nome era quello di Procolo.

Inutile dire che precisazioni a parte, San Gennaro resta il santo per eccellenza conosciuto non solo a Napoli, città della quale è il patrono, ma praticamente in tutto il mondo, tanto che apposite feste in suo onore si svolgono in tantissime parti del pianeta. La vicenda storia di San Gennaro si svolge intorno al III secolo, siamo in piena persecuzione dei cristiani per opera dell’imperatore Diocleziano. Gennaro, vescovo della città di Benevento si sposta a Pozzuoli per fare una visita pastorale, qui viene arrestato e martirizzato per ordine del giudice Dragonizio. La storia incredibile di questo Santo ci dice che nasce da una famiglia poverissima, orfano di madre, il padre si risposa e manda il piccolo a fare il guardiano dei porci. Durante questa sua attività conosce un eremita, lo frequenta e alla fine lo segue nel suo vagabondare. Da questo punto in poi c’è un vero e proprio vuoto di conoscenze, lo ritroviamo infatti Vescovo di Benevento e martire nell’anfiteatro di Pozzuoli, “ad bestias”, in pratica era stato condannato per essere dato in pasto alle bestie, ma il giudice tarda ad arrivare e quindi alla fine viene decapitato. Una donna, pare, raccolse il suo sangue in due ampolle e nell’anno 432 lo consegnò al Vescovo Giovanni, durante la traslazione delle spoglie del Santo da Pozzuoli a Napoli. La veridicità che si trattasse del sangue del Santo fu immediata con la liquefazione del sangue coagulato, l’evento alquanto singolare si ripete la prima domenica di maggio, otto giorni dopo, il 19 settembre ed il 16 dicembre. La straordinarietà dell’evento, studiato nei modi più raffinati e singolari, ha fatto sì che la fama del Santo crescesse di anno in anno, tanto da collegare poi la mancata liquefazione a segnali di gravità per Napoli . La prima annotazione della liquefazione del sangue risale all’anno 1389. Alla liquefazione è collegato la famosa cinquina di San Gennaro con i numeri 9-15-18-53-55, giocata a Napoli da decenni e talvolta capace di risolvere i problemi immediati di un popolo forte e coraggioso, proprio come il suo protettore.

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