Il cinema “pucciniano” in scena a Torre del Lago

di Gaetano Bencivenga

TORRE DEL LAGO. In occasione dei 150 anni dalla nascita del grande compositore Giacomo Puccini, la Fondazione Festival Pucciniano ha organizzato una mostra celebrativa dedicata al rapporto tra Puccini e il cinema.

L’evento, ideato e curato dal professor Pier Marco De Santi, si intitola “Puccini al Cinema – Frame by Frame” e viene ospitato, dal 29 giugno al 27 settembre, presso l’Auditorium del Nuovo Gran Teatro all’Aperto di Torre del Lago, raffinata località della Versilia, considerata a tutti gli effetti città d’adozione del geniale musicista lucchese.

L’esposizione si snoda attraverso due percorsi paralleli fortemente connessi: mostra documentaria e retrospettiva cinematografica. Nella prima, si ripercorre la storia del cinema “pucciniano”, dalle origini ai giorni nostri, grazie alla presentazione di esclusivo materiale video e fotografico e tenendo conto del fatto che il clou della creatività di Puccini viene a intersecarsi straordinariamente con il sorgere della magia del cinematografo. Tale singolare contemporaneità porta, quindi, già il cinema muto a ricorrere a soggetti ispirati dai libretti del maestro. Infatti, locandine, foto di scena, manifesti di film muti costituiscono il segmento iniziale della mostra.

Luciano Pavarotti – “Nessun dorma”
(dalla “Turandot” di Puccini)

Un secondo settore è, invece, dedicato al cinema sonoro fino alla Seconda Guerra Mondiale, mentre un terzo al periodo d’oro tra gli anni ’50 e ’60, segnato anche dall’avvento della televisione e dalla realizzazione di sceneggiati “pucciniani”.

Un ulteriore spazio espositivo vede, infine, protagonista il cosiddetto “puccinismo”, termine coniato appositamente dagli organizzatori per raggruppare tutti quei lungometraggi, prodotti negli ultimi venti anni, che utilizzano celebri arie pucciniane, rinnovate e rinvigorite dall’adattamento a contesti insoliti e a situazioni decisamente “fuori chiave”.

L’esibizione, impreziosita da oltre duecentocinquanta documenti, è, inoltre, completata da proiezioni digitali e percorsi informatici. All’interno della retrospettiva cinematografica vengono riproposte piú di quaranta pellicole appartenenti a epoche differenti e in grado di fornire un’esaustiva panoramica sulla filmografia “pucciniana”.

A trasposizioni “epiche”, amatissime dai melomani, come “Harakiri” (1919) di Fritz Lang, “La Bohème” (1926) di King Vidor e “Davanti a lui tremava tutta Roma” (1946) di Carmine Gallone, si affiancano rivisitazioni moderne quali “M.Butterfly” (1993) di David Cronenberg, “Madame Butterfly” (1995) di Frédéric Mitterand, “Callas forever” (2002) di Franco Zeffirelli.

Il 22 luglio il regista Paolo Benvenuti interverrà per parlare della lavorazione del lungometraggio “La fanciulla del lago”, presentando, contestualmente, alcune foto del backstage e l’imperdibile filmato inedito “Un giorno con Puccini”, ritrovato nel corso di ricerche d’archivio.

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