Raccolta firme contro la riapertura delle cave

di Redazione

una cavaCASERTA. Le associazioni di cittadini che combattono da tempo contro i cosiddetti cavaioli hanno lanciato la sottoscrizione per presentare ricorsi contro i provvedimenti che determinano la riapertura delle cave.

I comitati civici di Parco Cerasole, Centurano e San Clemente hanno già opposto gravame contro l’autorizzazione a riaprire alla cava Moccia e s’apprestano ad impugnare lo stesso atto che ha concesso alla Cementir di assicurarsi una escavazione a piacere sui colli Tifatini. Caserta e Maddaloni sono unite in uno stesso destino di degrado. “L’appello che lanciamo – ha affermato Pasquale Costagliola, presidente di Terra Nostra – è rivolto a tutti i cittadini della conurbazione Caserta-Maddaloni ad unirsi al movimento per la difesa della vivibilità per il capoluogo di Terra di Lavoro abbandonato ad un destino infame di degrado ed inquinamento. Occorre impugnare tutte le autorizzazioni emesse dal Genio Civile che risultano illegittime ma, soprattutto, pericolose per la nostra salute, per lo sviluppo della conurbazione casertana, per quanto rimane della natura dei colli Tifatini. L’impegno che ci aspetta – ha concluso l’esponente ambientalista – è oltremodo gravoso ed è necessario supportare le iniziative del comitato con adesioni e sottoscrizioni. Un nuovo attacco con le complicità dei poteri istituzionali si sta profilando contro la salute della comunità  reagiamo compatti”. Infoline per sottoscrizioni 333.32.32.191 

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