Pd in difficoltà: direttivo ancora da completare

di Redazione

Rodolfo ParisiNicola CaputoAVERSA. Tutto ad un tratto il Pd si desta dal sonno (e dai sogni) e scopre di essere meno unito di quanto si pensava.

Congresso unitario, accordo sulla direzione ed anche sul segretario. Ed invece ecco che tutto viene rimesso in gioco. Il congresso cittadino si è chiuso per acclamazione, ma a 48 ore dalle Primarie i documenti sono ancora ad Aversa.

Il nuovo direttivo, allargato a 36 unità per fare spazio al gruppo di Nicola Caputo, è ben lontano dall’essere completato. Ieri sera Rodolfo Parisi, Lorenzo Diana ed il figlio Gennaro, Francesco Gatto, Francesco Pecorario e Franco Cervo si sono incontrati nuovamente per cercare di prendere una decisione unitaria dopo l’imposizione giunta da Caserta di far spazio a Caputo.

I retroscena della telefonata di Sandro De Franciscis.

Quello che non è andato giù ai democratici aversani è stata la telefonata del presidente della Provincia Sandro De Franciscis al consigliere provinciale Rodolfo Parisi al quale ha “chiesto” (anche se in molti l’hanno vista come una imposizione) di fare spazio a Nicola Caputo nell’assemblea cittadina pur allargando il numero dei delegati. E così, d’un colpo, si è passati da 18 a 36 (e non vogliamo immaginare cosa accadrà nelle riunioni quando si dovranno prendere decisioni importanti…). E non è andata giù in particolare il cambio repentino di Parisi, che sabato pomeriggio aveva deciso di “tagliare” i posti di Nicola Caputo e Michele Di Natale ed abbassare l’assemblea a 18 per evitare discussioni. “Nessuna imposizione” aveva tuonato. Poi la telefonata del suo presidente e tutto cambia, tutto è diverso. Inutile dirlo, i volti dei presenti alle trattative è a dir poco cambiato. Anche le facce di coloro che appoggiano Parisi hanno testimoniato un certo imbarazzo per il cambio in corsa. Ed anche per questo, ancora ieri, i documenti congressuali (con la platea definitiva del direttivo) era ancora ad Aversa. I democratici normanni sono stanchi di subire le angherie casertane ed ora sembrano volerlo dimostrare. Tant’è che qualcuno, ieri pomeriggio, aveva anche avanzato l’ipotesi di un’autosospensione per mettere De Franciscis spalle al muro.

La battaglia di Parisi.

Dalla segreteria al consiglio regionale il consigliere provinciale Parisi sa di giocarsi molto in queste ore. Non solo la segreteria cittadina, che, al 99%, sarà affidata a lui o ad un suo fedelissimo (sta tornando forte il nome di Franco Del Franco), ma soprattutto in ottica elezioni regionali. Il Pd di Aversa vuole visibilità e questo a Caserta lo sanno bene. Ma dopo le promesse rimaste sulla carta di De Franciscis a Parisi (durante l’ultima campagna elettorale gli aveva promesso pubblicamente l’assessorato in Provincia) adesso i democratici vogliono la Regione. Un posto in lista, anche contro Caputo, ultimo arrivato e visto con occhi “cattivi” dal resto dei colleghi di partito.

Gatto getta acqua sul fuoco: primi passi importanti

“Non entro nel merito dell’allargamento del direttivo, ma ci siamo trovati di fronte difficoltà che ci potevamo attendere”. E’ questo il commento del consigliere comunale Gatto, che aggiunge: “Io comunque riesco a leggere un minimo di positività nell’ottica della pluralità. In questi mesi da consigliere ho sentito molto la mancanza di un direttivo nel quale discutere dei problemi della città. Meglio l’allargamento del direttivo che il commissariamento della sezione”.

dalla Gazzetta di Caserta (di Giuseppe Perrotta)

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