Il Vescovo Nogaro: “Sulla camorra la Chiesa tace”

di Redazione

Raffaele NogaroCASERTA. Le istituzioni continuano a tacere sulla camorra, compresa la Chiesa. La dura condanna arriva dal vescovo di Caserta, monsignor Raffaele Nogaro.

In una lettera pastorale scrive: “La camorra in Campania impedisce le riforme strutturali, indispensabili per organizzare la speranza del futuro. Procura le dimissioni di ogni imprenditoria intelligente e produttiva. Una politica che crei progetti, stabilisca obiettivi, dia la spinta a soluzioni impensabili. E le dirigenze di ogni tipo confondono facilmente il bene comune con l’interesse privato”. Nogaro cita anche don Giuseppe Diana, parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra, il cui esempio “rimane ancora controllato e isolato”. Poi la critica alla Chiesa: “Le gerarchie ecclesiastiche che sono molto preoccupate di difendersi dai nemici ‘ideologici’, massoni, comunisti, laicisti di ogni genere e sottovalutano l’inquinamento morale e civile causato dai poteri illegali. I camorristi che pure sradicano il Vangelo dal cuore della gente diventano facilmente i promotori delle iniziative delle ritualità religiose e della collettività. Proteggono un certo ordine stabilito e quindi vengono corteggiati dalle istituzioni e per un falso amore di pace, la chiesa tace”. “Nelle parrocchie – aggiunge il vescovo – si devono superare supporti che possono configurarsi come camorristi: gli atteggiamenti autoritari, la violenza di un potere costituito, la precettistica morale imposta come inquisizione delle coscienze, la mancanza di democrazia nella gestione comunitaria, gli accordi unilaterali che producono gruppi fra loro conflittuali”. E conclude: “La chiesa è di tutti ed è essenziale che si mantenga libera dal potere politico e di casta e lasci trasparire lo stile di un servizio incondizionato all’uomo, senza preferenza di persone o di categorie sociali”.

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