Un”Italia che non è mai stata unita

di Redazione

 Sarà una maledizione ma dalla sua nascita l’Italia ha sempre subito una divisione: un nord ricco, un sud sempre più povero. Tra poche settimane si festeggia l’Unità del nostro Paese.

È vero che siamo uniti come nazione, ma territorialmente non lo siamo affatto. A volte mi chiedo com’è possibile che al sud devono esserci tanti problemi, mentre al nord i problemi sono minori, quasi inesistenti, rispetto a quelli del sud. Ho girato in lungo e in largo la Penisola, quello che trovo al sud al nord non c’è. Se vogliamo parlare soltanto della criminalità organizzata, già si capisce come siano differenti le “due Italie”. Di pizzo al nord non si sente parlare, sembra un’isola incantata, protetta da ogni male. Il sud, invece, deve convivere con un cancro che lo consuma ogni giorno fino a farlo soffocare. Un male che nessuno è mai riuscito ad estirpare dalla radice, tanto da farlo diventare radicato ed incontrastato. La malavita non è solo il cancro del sud del Paese, è il cancro dell’intera nazione, che blocca qualsiasi forma di sviluppo. Nessuno vuole investire al sud perché ha paura, e ciò comporta un danno che si ripercuote inevitabilmente sull’intero sistema economico italiano. Lo Stato dov’è? Se prendiamo, ad esempio, la provincia di Caserta ci sono tante amministrazioni comunali sciolte per infiltrazioni mafiose. Se questo non è un dato negativo, da dove si vuole incominciare per dire che il Mezzogiorno è chiuso nella morsa della criminalità, una voragine che inghiottisce tutti indistintamente: cittadini e classe dirigente? Perché il nord deve vivere con una certa dignità, mentre i cittadini “dopo il Garigliano” non hanno la serenità? Chi ha voluto che questo malessere perdurasse nel tempo, diventando sempre più forte ed inarrestabile, ed oggi la criminalità organizzata è la maggiore azienda italiana. In questa campagna elettorale non si sente parlare di questi problemi, parlano soltanto di sicurezza senza indicare quale genere di sicurezza intendono. Si accaniscono sulle rapine, furti nelle case, mentre la sostanza è e rimane l’industria criminale del sud. C’è ben altro da fare, la vera sicurezza deve essere costruita al sud, ogni giorno derubato, scippato della propria intimità personale, costretto a subire umiliazioni che vanno a distruggere la dignità che ogni individuo deve avere, per vivere nel pieno della propria libertà senza condizionamenti di nessun genere. Bisogna dire un’ultima cosa: il nord ci sguazza sul sud, non solo sui traffici illeciti dello smaltimento dei rifiuti industriali che sono arrivati in Campania, anche per gli investimenti che la malavita organizzata fa sul quel territorio. Il tutto a discapito della povera gente del Mezzogiorno che continua a pagare un prezzo molto alto nella sua terra. Il sud Italia può essere paragonato benissimo a paesi come Iraq, Afganistan e tanti Paesi del Medio Oriente dove i terroristi la fanno da padrone, e tante guerre sono state intraprese per sconfiggerli. Anche il sud Italia vive nel terrore da mezzo secolo, nessuno ha mai deciso di liberare tale parte d’Italia da questa piaga. In Italia la democrazia e la libertà esistono sin dalla nascita della Repubblica, soltanto che mezzo popolo ne usufruisce nel suo pieno, e l’altro mezzo popolo No. Questa sarebbe l’Italia unita che ci accingiamo a festeggiare?

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