Tibet, Sarkozy vuole boicottare le Olimpiadi

di Antonio Taglialatela

Nicolas Sarkozy “Non escludo di disertare la cerimonia inaugurale delle olimpiadi di Pechino”. Il presidente francese Nicolas Sarkozy conferma le voci circolate nei giorni scorsi che parlavano di uno suo “boicottaggio” dei giochi olimpici di agosto in segno di protesta per le violenze in Tibet.

Proprio ad agosto Sarkozy diventerà presidente di turno dell’Unione europea, ma ciò non gli farà cambiare idea, andando addirittura in contrapposizione con il Dalai Lama, leader spirituale dei tibetani, che dice ‘no’ al boicottaggio dei giochi . Dalla Gran Bretagna il premier Gordon Brown prende però le distanze, affermando che il Regno Unito non parteciperà ad alcun boicottaggio e sarà presente alle Olimpiadi. Su una cosa i due leader europei sono d’accordo: rilanciare il dialogo nel pieno rispetto dell’integrità territoriale cinese. Dialogo che la Cina dice di voler intraprendere sulla crisi in Tibet, come ha confermato il presidente Hu Jintao a George W. Bush in una telefonata. Ma a patto che il Dalai Lama “rinunci alle sue velleità secessioniste e fermi veramente, completamente, le sue attività separatiste, affermando che Taiwan ed il Tibet sono parte della Cina che non possono essere separate. Specialmente in questo momento deve smettere di istigare ed organizzare violente attività criminali e di creare disturbi per le Olimpiadi di Pechino”. La Cina, inoltre, invita l’Europa a non incoraggiare il Dalai Lama, poiché il Tibet “è un affare interno della Cina e noi non accettiamo alcuna ingerenza straniera”. Intanto, un gruppo di diplomatici stranieri, tra cui un italiano, sono stati invitati a visitare Lhasa, capitale del Tibet, dal ministero degli esteri cinesi. Tra gli altri parteciperanno alla visita i diplomatici di Slovenia (attuale presidente di turno dell”Ue), della Francia (futuro presidente) e della Commissione Europea.

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