Santa Maria Capua Vetere, il Pdl critica Giudicianni

di Redazione

Giancarlo GiudicianniSANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta). Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Pdl di Santa Maria Capua Vetere, a firma del coordinatore cittadino Gerardo Di Vilio e dei consiglieri Francesco Lopez, Francesco Cecere e Paolo De Riso.

“Le dichiarazioni del sindaco Giudicianni sono farneticanti e palesano uno stato personale di tensione e di eccessivo nervosismo. Sintomi che accomunano tutti coloro che non hanno più il senso della gestione e del controllo della maggioranza che rappresentano. Il comunicato stampa diramato dal primo cittadino è il resoconto di una gravidanza gestionale politico – amministrativa che ha partorito il topolino. Il sindaco elenca con soddisfazione opere pubbliche in via di completamento senza considerare che le stesse sono state programmate e cantierate dalle precedenti amministrazioni: ci riferiamo alla Casa Comunale, al Parco Archeologico, al Casello Autostradale che risale addirittura ad un ventennio fa. Si inorgoglisce, per di più, nel parlare del servizio pubblico garantito dal Teatro Garibaldi senza però soffermarsi sul sacrificio costato all’assessore Di Rienzo, spogliato delle relative deleghe con il consequenziale affidamento della programmazione teatrale a consulenti esterni. Tutto ciò, significherà pur qualcosa? Secondo noi, una evidente sfiducia del sindaco nell’operato della giunta. E’ impressionante, dunque, la povertà del dibattito politico con una parte di questa maggioranza cittadina che il sindaco pensa di rappresentare; la nostra idea di larghe intese per un governo di salute pubblica ha spaventato qualcuno in maggioranza che, denunciandolo come inciucio politico, vede compromessa la sua opera di destabilizzazione all’interno della maggioranza”.

Lo afferma il coordinatore cittadino Gerardo Di Vilio.

“L’impietosa quanto vera e reale analisi condotta dal coordinatore cittadino ci trova d’accordo nella forma e nella sostanza e rimandiamo al mittente le critiche sollevate dal sindaco secondo cui il dibattito politico si alimenta in città sul ballatoio degli uffici della casa comunale. Ciò è falso non foss’altro per la mancanza di spazio vitale sugli stessi affollati sin dalle prime ore di ogni mattino da decine di cittadini che reclamano risposte alle promesse fatte dal sindaco in campagna elettorale. In ogni caso altri luoghi di discussione ci sono stati negati da egli steso visto la revoca della stanza assegnata in un primo momento ai gruppi consiliari di opposizione” – aggiungono i consiglieri Francesco Cecere e Francesco Lopez.

“Se il sindaco considera irrilevanti i rilievi di sfiducia sollevati nei suoi confronti nell’ultimo Consiglio Comunale, dimostra un nanismo politico associato ad una mancata consapevolezza dell’attuale realtà amministrativa. Maschera il suo immobilismo adagiandosi su quelli che egli definisce problemi contingenti che hanno bisogno di tempi tecnici per lo studio delle relative soluzioni. Mi chiedo: i problemi contingenti sono l’approvazione del Prg o la destinazione dell’area dell’ex tabacchificio? Per noi i problemi contingenti sono quelli che riguardano la vita quotidiana dei cittadini con tutti i loro problemi e le difficoltà delle famiglie cui l’amministrazione non da risposte concrete. Mentre il medico studia, l’ammalato muore” – conclude il consigliere Paolo De Riso.

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