Altro che Antiquariato, è la Fiera delle Cianfrusaglie

di Nicola Rosselli

mercatinoAVERSA. Libri “remanders”, di quelli invenduti che si comprano a chilo come carta da macero; il solito cinese che vende giocattoli e utensili taroccati, tanto da essere anche dannosi; gli indiani che vendono arco, frecce, copricapi e souvenir vari; bigiotteria varia; ceramiche moderne.

Era questo il desolante spettacolo offerto dalla Fiera dell’Antiquariato che si è tenuta domenica scorsa in piazza Marconi. Una fiera che di antiquariato aveva ben poco: qualche mobile (forse anche taroccato), qualche santino e qualche moneta. Non è possibile consentire alla luce del sole un mercatino di cianfrusaglie senza valore che viene anche contrabbandato per antiquariato. Chi controlla la qualità degli espositori? Chi controlla gli espositori? Ci sono stati momenti in cui gli antiquari erano effettivamente presenti. Ma domenica scorsa si è toccato il fondo. E se si aggiunge il puzzo incredibile che contornava piazza Marconi, il quadro è solo, maledettamente, desolante. Eppure la fiera doveva fare da traino ai negozianti. Meglio lasciar perdere…

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