Castelvolturno, Dc: Qual è la strategia post-emergenza di Nuzzo?

di Redazione

Democrazia Cristiana per le AutonomieCASTELVOLTURNO (Caserta). Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del capogruppo della Democrazia Cristiana per le Autonomie, Luigi Umberto Petrella, sull’emergenza rifiuti nella seduta odierna del Consiglio Comunale di Castel Volturno.

In un momento di “tragedia ambientale” per tutta la nostra Regione Campania, l’immobilismo sarebbe stato la cosa peggiore. Aver evitato di affrontare il problema avrebbe accentuato ulteriormente la gravità della situazione. Mai come in questo momento il bene del paese e la salute dei cittadini e la salvaguardia ambientale del nostro territorio vengono prima di ogni cosa. E dunque anche se potremmo evidenziare e sottolineare l’insensibilità del Sindaco nei confronti di questo consiglio comunale sulle iniziative prese, le responsabilità politiche evidenti a livello comunale, provinciale e regionale, di una precisa parte politica, per quello che ci sta accadendo, useremo invece, anche in questo momento, il buon senso, il sentimento di appartenenza al nostro territorio e l’interesse comune per la nostra collettività.Il problema rifiuti è un problema che tocca tutti noi, che interessa tutta la nostra collettività e che per la sua gravità e complessità richiede un grande senso di responsabilità ed il contributo di tutti. Solo ed esclusivamente all’interno di tale logica è da considerarsi ogni nostra azione politica.

Evitando di dilungarciulteriormente veniamo ai fatti: L’Amministrazione Comunale, in esito alle pressanti direttive contenute in diverse circolari diffuse dal Commissariato straordinario per la gestione dei Rifiuti in Campania, in considerazione della grave situazione relativa alla impossibilità di smaltimento dei rifiuti in Campania, ha adottato con apposita ordinanza sindacale, le misure sollecitate dal Commissariato di Governo ai sensi e per gli effetti dell’art. 191 del T.U. ambientale n 152/2006 e, per l’effetto, ha ubicato sul territorio comunale un’area di smaltimento provvisorio dei R.S.U. , procedendo così alla raccolta impedita ed alla pulizia del territorio comunale. Per questa attività va dato atto all’Amministrazione che Castel Volturno è, al momento, uno dei pochi Comuni Campani che controlla lo smaltimento dei rifiuti senza spargerli in maniera dissennata su tutto il territorio. L’emergenza, che ha motivato l’esatta adozione dei provvedimenti de quo, peraltro dovrebbe giustificare il fatto che il sopralluogo dell’ARPAC, come si legge dalla documentazione resa dai funzionari preposti, è intervenuto a posteriori, cioè dopo che già i rifiuti erano stati scaricati nel sito temporaneo. Così come, essa emergenza, probabilmente dovrebbe giustificare il fatto che le prescrizioni imposte dall’ARPAC, per il prosieguo dell’utilizzo del sito non sembrano, da un sopralluogo effettuato in data 21 gennaio , esattamente eseguite. Non si è riscontrato infatti l’adeguamento dell’impianto antincendio prescritto, così come non sembra che i teli di protezione siano esattamente di spessore e di natura prescritti e così via. E’ sicuramente vero che nemmeno l’emergenza giustificherebbe una ulteriore violazione delle norme ed un danno aggiunto all’ambiente ma, d’altra parte, va condiviso il fatto che la contingenza imponeva ed impone azioni dirette e consapevoli pur con la consapevolezza di dover porre in essere , appena possibile , tutte le attività dettate dalla Legge e dalle Autorità in materia.

Sempre dalla documentazione in atti, si apprende che la proprietà privata ha messo a disposizione il sito per trenta giorni, ponendo assolutamente a carico dell’Amministrazione, e diversamente non poteva essere, l’onere di proteggere le attività confinanti, i residenti, e di provvedere a bonificare totalmente il sito , allo scadere del periodo di messa a disposizione. Di contro, come si legge dall’art. 191 T.U. ambientale, la localizzazione temporanea può essere di sei mesi, rinnovabili una sola volta, per un totale di dodici mesi. L’autorità regionale, opportunamente informata, dovrebbe poi decidere – sua sponte – se consentire la realizzazione di una discarica permanete o altro. Bene, il nostro discorso, oggi deve necessariamente superare l’emergenza, consapevoli che essa è in atto e nemmeno se ne vede l’orizzonte delimitativo. Il nostro discorso deve riguardare il futuro, il superamento dell’emergenza oppure il momento in cui il privato, oggi disponibile, chieda il rispetto degli accordi e pretenda, giustamente, la restituzione delle aree libere e bonificate. Oppure, dobbiamo ancora considerare, la saturazione di quelle aree ed il progetto conseguente.

Vogliamo sapere, dall’Amministrazione che ieri ha provveduto in piena autonomia alla giusta attività di emergenza, qual è il programma stilato per la post emergenza; quali sono le azioni che ha in atto per provvedere affinché Castel Volturno abbia, almeno per quanto concerne il problema rifiuti, un futuro ambientale e civile; quali i progetti a sostegno dell’azione di emergenza adottati. E’ chiaro che l’Amministrazione già ha elaborato una strategia di sostegno e di supporto all’attività di emergenza intrapresa , così come la Legge dispone, affinché la localizzazione di una discarica temporanea poi sia seguita da soluzioni idonee e praticabili.

Quale è la strategia? Perchè se così malauguratamente non fosse, se avessimo aperto una nuova discarica fine a se stessa e senza progetto globale, l’azione decisa dell’Amministrazione, si tramuterebbe in un ulteriore gravissimo danno all’ambiente al territorio ed ai cittadini. Senza un piano strategico già definito, Castel Volturno avrebbe realizzato una nuova piccola Bortolotto, notoria bomba ecologica, senza nessuna possibilità di bonifica e di smaltimento nel cuore del territorio e praticamente in casa dei cittadini che si sono resi disponibili nell’interesse della Collettività.

Per questo motivo, il Gruppo della Democrazia Cristiana per le Autonomie chiede di conoscere l’intero progetto elaborato dall’Amministrazione il cui punto di partenza è stata l’ordinanza sindacale di fine 2007 per la localizzazione della discarica temporanea e, in particolare, conoscere i reali tempi di utilizzo di essa discarica, con i dettagli relativi alla bonifica del sito ed all’attuazione dell’intero ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti sul territorio di Castel Volturno.

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