Rifiuti, i manifestanti bloccano il consiglio comunale e chiedono spiegazioni

di Redazione

Manifestanti nellAVERSA. Duecento cittadini esasperati dall’emergenza rifiuti, per manifestare nei confronti di una situazione che ha ormai superato ogni limite. I manifestanti si sono riuniti a Piazza Municipio raggiungendo, in un secondo tempo, l’aula consiliare del comune in cui era in corso il consiglio comunale. video

Diverbio tra un cittadino e il consigliere comunale Alfonso Oliva (maiorfoto.com)L’“invasione” dell’aula ha provocato la reazione di alcuni consiglieri comunali, tra cui Elia Barbato (Forza Italia), Alfonso Oliva (Città delle libertà) e Fiore Palmieri (Popolari normanni), che hanno risposto in malo modo alle proteste dei cittadini. Una contestazione durata più di cinque ore e culminata nella sospensione temporanea della seduta, con la decisione di dare voce ai manifestanti. I cittadini hanno posto numerose domande al sindaco Ciaramella: gelo in aula quando un pediatra dell’ospedale di Aversa ha preso la parola denunciando l’aumento di aborti spontanei, malformazioni congenite, allergie e malattie all’apparato intestinale. Il chimico Irene Coluzzi ha rincarato la dose dichiarando la pericolosità dei prodotti agricoli campani, contaminati da materiali altamente tossici come zinco e ferro provenienti dalle discariche abusive di rifiuti tossici. Alle dichiarazioni dei cittadini Ciaramella ha risposto affermando che: “Forza Italia è in prima linea nella lotta all’emergenza rifiuti, nei mesi scorsi abbiamo presentato un dossier alla magistratura di Santa Maria Capua Vetere sporgendo denuncia contro ignoti, inoltre il comune ha fatto ricorso all’Unione Europea per il disastro ambientale prodotto dalla criminalità organizzata. Il primo cittadino ha inoltre risposto a chi ha proposto l’inceneritore e la differenziata come possibili soluzioni all’emergenza: “Non credo che l’inceneritore sia la soluzione migliore per far fronte all’emergenza rifiuti, l’aria della città di Brescia, dove è presente un moderno inceneritore, è ricca di polveri sottili e diossina. Per quanto riguarda l’attivazione della raccolta differenziata porta a porta il problema è che il ciclo della raccolta differenziata non è ancora attivo e di certo non per colpa mia”. Esponenti del laboratorioTanalab hanno diffuso un volantino in cui si denuncia l’affare milionario dei rifiuti, gestito dalla speculazione di politica e camorra, rivendicando la chiusura immediata delle discariche, l’avvio immediato della raccolta differenziata e la bonifica delle terre contaminate. Non è mancata la polemica riguardo la tassa sui rifiuti (Tarsu): Ciaramella ha invitato la cittadinanza a pagare interamente la tassa per poi, eventualmente, fare ricorso e chiedere il rimborso al comune di Aversa. Riguardo la “bomba Protesta Cittadini in aula consiliare (maiorfoto.com)ad orologeria” – emergenza incendi che potrebbe esplodere la notte di Capodanno, il sindaco ha affermato: “Se bloccavo la vendita di fuochi d’artificio, ignoti avrebbero potuto provocare appositamente gli incendi dei rifiuti”. Ai cittadini che hanno chiesto di denunciare gli “ignoti”, non è mancata la risposta di Ciaramella: “Non ho fatto denunce per lo stesso motivo per cui oggi non denuncio la vostra presenza”. I manifestanti, insoddisfatti delle risposte del sindaco, hanno preteso un’azione concreta per contrastare l’emergenza: “Insieme con gli altri sindaci della provincia abbiamo individuato un sito di proprietà del commissario di governo – ha risposto Ciaramella -, ma il problema è che l’Arpac (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania) non invia i tecnici per il sopralluogo di legge poiché sono scaduti i contratti e non ci sono tecnici disponibili. Non potremo agire fintanto che l’Arpac non ci detterà le prescrizioni. Se in pochi giorni la situazione non sarà sbloccata sono disposto a tutto, anche a legarmi ai binari”. Tuttavia il problema è lungi dall’essere risolto, nel momento in cui proprio l’Arpac invierà le prescrizioni, passeranno altri giorni per attuare le direttive e creare un sito di stoccaggio a norma di legge. Per gli inermi cittadini aversani non resta che protestare e pregare che la città torni presto alla “normalità”.

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