Fuga per la Vittoria

di Redazione

Fuga per la vittoriaUn grande film, interpretato dagli intramontabili Pelè e Sylvester Stallone,assieme adaltri nomi illustri del calcio mondiale. Questo titolo si addice benissimo a quello che succederà in politica fra pochi mesi.

Tutti saranno pronti a compiere una “fuga per la vittoria” per mettere al sicuro la poltrona che inizia a vacillare. Mi riferisco ai tanti piccoli partiti che si vedono togliere l’ossigeno con l’imminente arrivo della nuova legge elettorale. La frammentazione sarà la causa principale della nuova legge, dando adito a molti di dover fare una scelta per il loro futuro politico. Ci sarà un vero flusso migratorio verso altri lidi, per fortuna a questo eravamo già abituati, poiché negli ultimi anni di emigranti politici da un partito all’altro ne abbiamo visti tanti. Questo flusso di spostamenti, invece, sarà il più imponente degli ultimi anni. Se andrà avanti quel proporzionale che tutti vogliono, ed è giusto che sia così, i condannati principali saranno gli uomini dei piccoli partiti, anche perché il numero dei parlamentari diminuirà. Gli effetti di queste due considerazione, porteranno allo scioglimento di tanti partiti, che pur aggregandosi non otterranno grandi risultati. Esempi: l’Udeur di Clemente Mastella, che oggi detiene 1,3% dei voti, si troverebbe automaticamente fuori dai giochi. Il discorso non vale solo per l’Udeur, bensì per tutti quei partiti che vanno nella cerchia del 2% e 1% che comunque non superano la soglia consentita dalla nuova legge elettorale. A questo punto all’interno dei partiti crescerà la paura di rimanere fuori dalla mischia. I primi a lasciare sarebbero tutti coloro che hanno una certa visibilità politica, scappando verso i partiti maggiori, oppure verso quei partiti che possono garantirsi un posto al sole. In effetti una fuga per la vittoria vera e propria, scegliendosi la squadra più competitiva che può garantire un minimo di certezza di potercela fare. Anche le aggregazioni non darebbero grandi frutti, poiché mettere insieme tanti piccoli partiti è un impresa ardua, vuoi per ideologie, vuoi per fratture del passato che hanno portato alla costituzione di quei piccoli partiti. Certo, come si dice, la paura fa novanta, i rancori verranno lasciati al passato per non rimanere isolati, nonostante tutto centrare quel5% o il 7/8% ipotizzato che garantisce la poltrona, è molto difficile. Nella giornata di lunedì e martedì, ho girato un po’ per le strade dei paesi intervistando gente comune, chiedendo cosa ne pensasse. Ebbene il dato più sorprendente è che la gente è disinteressata di quello che fa la politica. Quando ho cercato di fargli capire cosa sarebbe successo da qui a pochi mesi, hanno compreso. Alla domanda se questo nuovo scenario politico gli piace, la risposta è stata unanime: “L’importante che ci sia un interesse che vada a risolvere i nostri problemi”. Ho chiesto, tanto per curiosità, se questo sarà il Natale migliore o peggiore della storia, ebbene, quasi tutti, con un pizzico di vergogna, hanno risposto: “Il peggiore”. In ultimo, tutti erano concordi che un cambio politico è l’esigenza prioritaria per il paese e, le scelte che hanno portato alla nascita del Pd e il Ppl erano ben accette dalla stragrande maggioranza delle persone da me intervistate. Insomma tutti vogliono un cambiamento sostanziale della politica italiana, e tutti sono orientati a tornare anche indietro purché si esca da questa situazione di crisi economica che attanaglia le famiglie e le imprese. Alla gente non interessa più niente della politica, vuole soltanto riuscire a vivere dignitosamente ed uscire dal degrado in cui è entrata. La soglia della povertà è fissata a mille euro al mese, il povero non dovrebbe pagare nulla, posso garantirvi che ci sono tante persone che prima stavano bene, abbattendo la vergogna che ormai non fa più testo, forse anche perché non c’erano le telecamere, mi hanno detto confidenzialmente che non riescono a pagare più nulla, e se lo fanno, in cambio non possono mangiare. Pertanto la fuga per la vittoria dei politici deve essere fatta per il bene della gente e non soltanto per fuggire dalle responsabilità. Cari politici, questo paese solo per vergogna non lo dimostra, ma sta morendo di fame, ve lo dice uno che parla con la gente tutti i giorni, a differenza di voi che non lo fate mai. E posso garantirvi che il sud sta pagando il prezzo più alto di questo disastro. In ultimo, i cittadini vivono con la paura nell’animo di rimanere da un giorno all’altro senza casa, senza lavoro, senza più niente, mai come oggi, il popolo italiano ha paura di questa brutta situazione, perché giorno dopo giorno sentono la terra franargli sotto i piedi.

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