Le strane scelte della giustizia sportiva

di Redazione

Il San Paolo di Napoli vuoto domenica scorsaDopo la gara di campionato tra Napoli e Livorno il giudice sportivo Gianpaolo Tosel decise di chiudere la porte del San Paolo per la partita successiva.

Domenica, infatti, la squadra azzurra ha perso 2-1 contro il Genoa in uno stadio deserto e desolante. Le motivazioni della scelta erano spiegate in questi termini: “…per avere suoi sostenitori, all’inizio della gara, esposto per brevi attimi, uno striscione ingiurioso nei confronti della tifoseria avversaria; per avere inoltre, nel corso della gara, acceso complessivamente nel proprio settore tredici fumogeni; per avere, infine, al 35′ del secondo tempo, scagliato nel recinto quattro bottigliette una delle quali, piena, colpiva al petto un assistente, provocandogli una sensazione dolorifica; valutata la potenzialità lesiva in danno degli Ufficiali di gara di tale comportamento e considerata la recidività” (Gazzetta dello Sport, 28 settembre 2007). Molte voci si erano alzate contro questa decisione, poiché la partita domenicale era un caso più unico che raro nel nostro campionato, un’occasione particolare nella quale di certo non c’era alcun rischio di ordine pubblico. Infatti le due squadre sono gemellate da più di vent’anni, la stessa gara, l’anno scorso, fu una festa speciale e le due tifoserie volevano incontrarsi. La Società Calcio Napoli tentò subito un ricorso ma gli organi preposti furono decisi, così il tentativo socetario fu respinto nettamente.

gli scontri durante il derby Torino-JuventusLa Lega Calcio ed il Viminale ripeterono senza indugi la necessità di una linea dura contro la violenza negli stadi. Quindi la stessa Inter-Napoli di sabato prossimo fu definita a rischio 4 e quindi si escluse perentoriamente la possibilità ai tifosi azzurri di andare a sostenere i propri beniamini contro i campioni d’Italia. Oggi, però, il Ministero dell’Interno ha dato nuove disposizioni per la prossima giornata di campionato e qualcosa non quadra. Dopo i gravissimi incidenti di domenica nel derby torinese, le misure contro i club di Torino sono più soft. I tifosi juventini, in verità, non potranno assistere alla partita della loro squadra a Firenze. Ma non si accenna per nulla alle partite giocate dalla Juventus in casa. Il Viminale inoltre ricorda che i supporters bianconeri, già nella passata stagione, sono stati protagonisti di scontri in 8 delle 23 trasferte della loro squadra. Questa stagione nella trasferta a Roma si sono macchiati di diversi reati e nell’ultima in casa è stato lanciato in campo il famoso petardo. La stessa Torino-Sampdoria è ritenuta una gara con “elevati profili di rischio”, ma lo stadio non sarà chiuso, infatti gli abbonati granata potranno andare allo stadio mentre i doriani saranno esclusi.

Quale è la differenza tra un tifoso del Torino e uno del Napoli? L’Osservatorio del Ministero ha valutato a rischio massimo altre 3 gare di serie A: Palermo-Reggina, Catania-Livorno e Genoa-Cagliari, senza però predisporre divieti di trasferta o l’imposizione delle porte chiuse. I prefetti sono perciò liberi di valutare i diversi casi. Infine le tifoserie della capitale sembrano immuni a qualsiasi restrizione. Nella gara tra Roma ed Inter è successo di tutto prima e durante la partita: due tifosi interisti sono stati accoltellati nei dintorni dello stadio, mentre sul campo sono stati lanciati vari petardi. Ma i tifosi romanisti saranno solo monitorati dalle forze dell’ordine e potranno andare liberamente a sostenere la loro squadra nella trasferta di Parma. La stessa valutazione è stata fatta per i laziali. Alcuni gruppi del tifo biancoceleste, due settimane fa, sono stati arrestati per possesso illegale di armi ( macete, spranghe e coltelli). Gli stessi tifosi hanno dichiarato la loro intenzione: usarle contro i napoletani nel caso li avessero incontrati su un autogrill.

Questa è la linea dura? Fate un po’ voi…

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