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Forleo denuncia intimidazioni da soggetti istituzionali
“Ho subito intimidazioni da soggetti istituzionali ed appartenenti alle forze dell’ordine”. Lo ha rivelato ieri sera, durante la puntata di Annozero, il gip di Milano Clementina Forleo, titolare dell’inchiesta sulle scalate bancarie Unipol-Bnl.
Il magistrato, che la scorsa settimana ha ricevuto una lettera intimidatoria con un proiettile, ha detto di aver trascorso tutta la giornata di ieri a riferire “inquietanti circostanze” di cui è stata vittima, di “tentativi di discredito” messi in atto nei suoi confronti da parte di “soggetti istituzionali”, “colleghi” non appartenenti al suo ufficio e “forze dell’ordine”. “Li ho regolarmente denunciati ma non posso niente di più per motivi di sicurezza”. Del caso si sta occupando il pm di Milano Frank Di Maio. “Se si toccano i fili della corrente, quelli dei pali della luce, si muore. Per questo dicono che i giudici forti è meglio per tutti che stiano a casa, che stiano zitti, che siano sobri, che scrivano sentenze. E questo provoca in me molta amarezza”, ha detto la Forleo.
Della puntata era ospite, in collegamento,anche il pm di Catanzaro Luigi De Magistris, a cui è stata tolta l’inchiesta “Why Not” che vede indagati il ministro della Giustizia Clemente Mastella e il premier Romano Prodi, e prima ancora l’inchiesta “Poseidone”. Proprio sulla decisione (adottata dal procuratore generale di Catanzaro) dell’avocazione si è soffermato il magistrato: “Entrambi gli atti sono stati illegittimi. Mi preoccupa che l’Anm abbia detto ben poco, per non dire niente su quest’ultima avocazione”. De Magistris ha affermato che “tutti coloro che hanno lavorato a questa inchiesta hanno subito intimidazioni”, precisando di “non essere nemico di Mastella e di portare il massimo del rispetto nei confronti di tutti i ministri, perché ho la Costituzione nel sangue”. E ha invitato tutti, compresi i mass media, “a non fare il tifo per il pm o l’indagato, qui discutiamo di temi delicati”.
Intanto, la Procura di Salerno ha iscritto De Magistris nel registro degli indagati con l’accusa di abuso d’ufficio. “Lo trovo assolutamente fisiologico, naturale con tutte le denunce che mi hanno fatto, sarebbe anormale se non mi avessero indagato”, ha riferito il pm all’Ansa.
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