Improta (An): “Approvate il PUC o dimettetevi”

di Antonio Taglialatela

Raffaele ImprotaTEVEROLA. “Chi o cosa devono attendere i cittadini di Teverola per vedere adottato il Puc?”. E’ la domanda che si pone il consigliere di opposizione Raffaele Improta (An) e che, allo stesso tempo, rivolge alle forze politiche di maggioranza e minoranza.

“Ad oggi lo strumento urbanistico vigente a Teverola è il vecchi, inadeguato, obsoleto Piano di Fabbricazione risalente al lontano 1974”, afferma Improta, per il quale è “urgente e decisivo, non solo per lo sviluppo sociale ed economico del territorio, ma anche per la normalità, trasparenza e correttezza della vita amministrativa della nostra comunità nel presente, che tutte le locali forze politiche si assumano le proprie responsabilità, ciascuna per la parte che gli compete, rispetto a una situazione, quella urbanistica, divenuta ormai un’emergenza”. Teverola, negli ultimi trent’anni, ossia dalla data di approvazione del PdF, è cresciuto notevolmente, ma secondo Improta “in modo armonico e poco razionale. I problemi conseguenti sono ricaduti tutti sulla cittadinanza”. Pertanto, l’approvazione del Puc (Piano urbanistico comunale, ex Prg) per il consigliere rappresenterebbe un PUCmodo per “superare molte anomalie”. “Naturalmente – sottolinea l’alleanzino – la responsabilità primaria, quella di iniziativa, è completamente della giunta comunale. Ad imporlo è la legge regionale 16/2004. All’amministrazione in carica, dunque, l’onere di provvedere all’avvio dell’iter di adozione del Puc, da sottoporre, poi, per l’approvazione finale, al voto del consiglio comunale”. Un provvedimento per cui Improta, anche a nome di tutto il partito di An, sollecita alla giunta di adottare in tempi brevi, altrimenti invita il sindaco Biagio Lusini e la maggioranza a dimettersi. “Se non vogliono affrontare il problema – dice il consigliere – allora, per il bene di Teverola, rassegnino le dimissioni perché la nostra cittadina è stanca di essere governata da amministratori inadeguati e con scarso senso delle istituzioni”.

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