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Giustizia, l”Unione battuta al Senato
Ko del governo al Senato, che, con 157 a favore e 154 contrari approva un emandamento sull’inasprimento delle regole per il passaggio delle funzioni dei magistrati.
L’emendamento, proposto dal senatore ulivista Roberto Manzione, pur avendo incassato il parere negativo dall’esecutivo, ha trovato i voti favorevoli della Cdl che, in questo modo, è riuscita a strappare la maggioranza all’Unione. Lo stesso emendamento prevede che i magistrati, sia nel passaggio delle funzioni da requiernti a giudicanti (e viceversa), sia in quello del settore da civile a penale (e viceversa), dovranno cambiare non solo circondario, ma anche provincia. Il senatore ulivista ha giustificato la proposta di emendamento poichè in alcune grandi città i circondari non coincidono con le provincie, e sarebbe potuto accadere che i magistrati cambiassero circondario pur rimanendo nella stessa provincia.
Il ministro Clemente Mastella non ha reagito nel migliore dei modi alla batosta affermando: “Nell’Unione c’è chi si muove a proprio piacere. Da oggi in poi, il governo nel caso in cui ci saranno proposte che arrivano dai senatori dell’Unione, si rimetterà alla decisione dell’aula”. Il ko della maggioranza già si era sfiorato ieri, quando l’articolo numero 1 che regola il concorso di accesso alla magistratura è stato approvato con un solo voto di scarto ottenuto dal senatore a vita Giulio Andreotti, definito dal centrodestra il “salvatore della maggioranza”. A questo punto, per sapere se il governo riuscirà a mantenere la maggioranza, si dovrà attendere il voto dell’intero Decreto Mastella che arriverà tra venerdì sera e sabato mattina.
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