Amato: “Picchiare le donne è una tradizione siculo-pakistana”

di Redazione

Giuliano AmatoROMA. Doveva essere un convegno su “Islam e integrazione”, ma il ministro degli Interni Giuliano Amato ha finito per innescare una polemica politica.

Intervenendo sulla questione di ricondurre la violenza sulle donne non ai precetti religiosi ma alle tradizioni umane, si è lasciato scappare una frase che ha scatenato reazioni da tutto il mondo politico italiano. “Nessun Dio autorizza un uomo a picchiare la donna. È una tradizione siculo-pakistana che vuol far credere il contrario”. Durissima è stata la reazione di Stefania Prestigiacomo di Forza Italia ed ex ministro delle Pari Opportunità, che ha minacciato una querela se il ministro Amato non chiederà scusa ai siciliani. Più cauti quelli di An, Ignazio La Russae Carmelo Briguaglio, che si dichiarano certi che Amato spiegherà meglio il contenuto della sua frase. Critiche aperte arrivano anche dalla maggioranza. Anna Finocchiaro, siciliana e presidente dei senatori dell’Ulivo: “La violenza sulle donne è purtroppo una tradizione di tutti i maschi del mondo contro tutte le donne del mondo, senza distinzione di confini geografici o religiosi”. Alla Finocchiaro fanno eco le dichiarazioni di Riccardo Villari della Margherita che ritiene inaccettabile ridurre la piaga della violenza sulle donne ad una pratica siculo-pakistana”. Sta di fatto che Amato, nonostante le sue discutibili dichiarazioni, per la prima volta trova d’accordo sia l’Unione che la Cdl.

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