Gli errori della sanità fanno più vittime della strada

di Redazione

OspedaleSecondo Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico Mario negri di Bergamo, gli errori della sanità uccidono più degli incidenti stradali, del cancro al seno e dell’Aids.

Corsia ospedalieraOgni anno nella penisola si registrano quasi 15 milioni di ricoveri, 4,5 milioni di interventi chirurgici, 20 milioni di accessi ai pronto soccorso oltre a miliardi di prestazioni sanitarie; la sanità nazionale è al secondo posto dopo quella francese nella classifica Oms delle migliori del mondo, eppure 15mila medici all’anno affrontano cause di risarcimento per errore ai danni dei pazienti. Addirittura negli Stati Uniti nel 2005 le persone morte per errore medico sono state 90mila, contro le 43mila vittime dell’asfalto, le 42mila del tumore alla mammella e le 16mila dell’Aids. L’esperto ha però precisato che il più delle volte non sbaglia il singolo medico, ma è la struttura ospedaliera a causa di una mancata o carente organizzazione ha indurre il singolo operatore all’errore. Per Remuzzi sarebbe necessario – come spesso ha affermato l’Associazione consumatori “Cittadinanzattiva” – istituire un registro ufficiale degli errori nella pratica medica e diagnostica . Questo permetterebbe non solo di avere finalmente una fonte ufficiale, ma anche di evitare il rincorrersi di dati basati solo su stime. In Italia non esistono dati ufficiali, quindi bisogna prevenire e monitorare, affinché non accadano danni irreparabili ai cittadini- pazienti. Remuzzi ha anche denunciato un fenomeno di malcostume diffuso tra gli operatori della Sanità italiana. Troppi medici e infermieri, magari anche in buona fede, parlano male dei colleghi davanti ai loro pazienti. Questo genera nel malato conflittualità, confusione e sospetto.

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