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Dino Carratù, presidente di AG sui rifiuti: “Mangiamo veleno”
13 Giugno 2007 13 Giugno 2007
AVERSA. Qualche settimana Azione Giovani parlò delle opportunità che offriva il nostro territorio nel settore agroalimentare ed indicammo le due prelibatezze note in tutto il mondo, cioè la mozzarella e il vino asprinio.
Ora, i giovani alleanzini sottolineano come il nostro territorio stia uscendo alla ribalta anche e purtroppo per un altro fattore: quello delle monnezza! Da domenica giace in bella mostra una montagna di rifiuti proprio all’ingresso del mercato ortofrutticolo di Aversa. Si può trovare di tutto; sembra un piccolo mercato del “ferro vecchio”. La cosa più allucinante riguarda il succo che cola dalla frutta e verdura rimasta a marcire al sole. Questo stesso succo, come un piccolo canale, arriva fino ai settori dove sono sistemati i commercianti, inumidendo e lasciando una “fragranza” impossibile da imitare. “Non voglio nemmeno accennare la questione igienico-sanitaria – afferma Dino Carratù presidente di Azione Giovani sul sito www.dinocarratu.com – semplicemente perché la questione stessa non sussiste alla base. Non c’è condizione per parlare di igiene. Voglio, però, porre all’attenzione di tutti il problema che sussiste e che si ripercuote sulla nostra salute perchè la frutta e la verdura che arriva sulle nostre tavole, per la maggior parte, proviene da questo centro. Già arriva abbastanza contaminata causa l’inquinamento delle falde acquifere, poi la contaminazione continua durante la vendita e noi mangiamo veleno. Chiedo, quindi, alle autorità competenti per materia di intervenire nella maniera più celere possibile bonificando quel luogo che è un’incubatrice di virus. Al sindaco Ciaramella, il quale ha nessuna competenza in materia, chiedo, però, di interessarsi della questione magari trasferendo i rifiuti in altro loco pur di riportare un minimo di igiene. Intanto, – conclude Carratù – il presidente Bassolino, artefice di tanto disastro, sta organizzando una mega festa per onorare la vittoria del Napoli, dimenticandosi che fra non molto la Campania si ritroverà nuovamente in piena emergenza rifiuti. Questa volta invece di sommergere i cassonetti sommergeremo casa sua e tutto il palazzo in via S.Lucia, sede della giunta regionale”.

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