La banda dell’Audi A4 colpisce ancora: un altro tentato furto in un negozio

di Antonio Taglialatela

Trentola Ducenta – La banda dell’Audi A4 nera torna a colpire, di nuovo a Trentola Ducenta, dove la scorsa notte ha tentato di mettere a segno un altro colpo ad un negozio di telefonia di via IV Novembre, lo stesso che, lo scorso 18 maggio, subì il furto di quindici cellulari esposti in vetrina.

Stavolta, però, i banditi sono stati costretti alla fuga grazie al nebbiogeno installato dal titolare dell’attività commerciale: un sistema che fa scattare una densa coltre di nebbia artificiale quando scatta l’allarme anti-intrusione.

“Questo è il terzo tentato furto che subisco, insieme a quello portato a termine il 18 maggio. E tutto nel giro di un anno e mezzo. Stessa auto, stesse persone e stesso modo di agire. Questa volta hanno addirittura scassinato le recinzioni del parcheggio privato e si sono fermati con l’Audi A4 nera station wagon addirittura davanti all’ingresso del mio negozio”, racconta il commerciante che il mese scorso, proprio da queste colonne, aveva lanciato un appello per chiedere maggiore sicurezza e controlli sul territorio da parte delle autorità preposte. Non solo a Trentola Ducenta, ma in tutto l’agro aversano, ormai furti in locali commerciali, abitazioni e di autovetture (spesso con la tecnica estorsiva del “cavallo di ritorno”) sono all’ordine del giorno.

La banda dell’Audi sembra sia una delle più attive sul territorio e forse la stessa che, sempre a maggio, mise a segno un furto di un distributore di carburanti a Mondragone, in via Castelvolturno.

“Penso di parlare a nome di tutti i miei concittadini e colleghi commercianti quando dico che non ci sentiamo tutelati dalle autorità”, ribadisce il commerciante, che sottolinea: “Sono un ragazzo di 25 anni che la mattina si sveglia e va a lavorare, facendo tanti sacrifici. In un anno e mezzo, grazie al mio lavoro e al sostegno della mia famiglia, sono riuscito a mandare avanti e far crescere la mia attività. Ed è inaccettabile che cinque nullatenenti, nel giro di tre minuti, possano rovinare ed infrangere i sogni e le aspettative di una vita. Come è inammissibile che, durante la settimana, nelle ore notturne, vi sia una sola pattuglia delle forze dell’ordine a girare nella zona”.

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