San Cipriano d’Aversa, omicidio di camorra nel 1992: ordinanze per “Walterino” e “Romoletto”

di Redazione

I carabinieri della compagnia di Casal di Principe, a riscontro di un’attività investigativa e coordinati dai magistrati della Procura antimafia di Napoli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Valter Schiavone (nella foto), detto “Walterino”, 58 anni, già detenuto a Milano, fratello del noto Francesco Schiavone detto “Sandokan”, e Romolo Corvino alias “Romoletto”, 52 anni, entrambi ritenuti appartenenti alla fazione Schiavone del clan dei casalesi.

Le indagini, condotte da novembre 2018, anche mediante attività di riscontro alle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine a un omicidio, aggravato dal metodo mafioso, commesso il 23 giugno 1991 a San Cipriano d’Aversa, in cui rimase ucciso Antonio Diana, all’epoca 36ene, fiancheggiatore della contrapposta fazione dei Bardellino durante il periodo di guerra interna per il controllo del territorio con la famiglia Schiavone.

Quella mattina, insieme ad un altro indagato, Corvino compì l’agguato, voluto dallo stesso Valter per realizzare una vendetta trasversale nei confronti dei rivali, giungendo a bordo di un’autovettura, col volto travisato da uno scialle, ed esplodendo numerosi colpi di pistola calibro 12 e 300 Winchester, mentre Diana si trovava in strada su un motorino in compagnia del figlio, all’epoca di soli tre anni, fortunatamente rimasto illeso.

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