Rapina in banca nel Casertano, arrestati tutti i componenti della banda

di Redazione

Nella mattinata di mercoledì 13 marzo, a Napoli, nella casa circondariale di Poggioreale, i carabinieri militari della stazione di Vairano Scalo (Caserta), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di 3 persone ritenute responsabili di concorso in tentata rapina aggravata, già detenute a seguito del fermo disposto il 20 febbraio scorso ed eseguito nei confronti degli stessi indagati il 23 e 26 febbraio scorsi.

Il provvedimento restrittivo costituisce l’epilogo di una complessa indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, e svolta dai militari di Vairano Scalo, originata dal tentativo di rapina, con contestuale sequestro di persona e lesioni personali, consumato l’11 febbraio scorso ai danni della filiale di Vairano della Banca Unicredit Nell’occasione veniva tratto in arresto uno degli autori, colto nella flagranza del reato, mentre gli altri tre complici riuscivano a darsi alla fuga. In particolare, l’arrestato, fingendosi cliente, si introduceva all’interno della filiale dove, utilizzando un taglierino, minacciava i presenti consentendo l’accesso all’interno della banca di altri due complici – entrambi con volto travisato e guanti calzati – di cui uno armato di cacciavite.

I rapinatori, dopo aver immobilizzato i tre impiegati presenti e tre clienti, utilizzando delle fascette elastiche in plastica con cui legavano loro i polsi, minacciavano reiteratamente il direttore della filiale allo scopo di costringerlo ad aprire la cassaforte. Nel frattempo, veniva azionato l’allarme radiocollegato che permetteva l’immediato intervento dei carabinieri, i quali irrompevano nella banca e, dopo breve colluttazione, riuscivano ad immobilizzare uno dei rapinatori, mentre gli altri riuscivano a fuggire. L’immediata attività investigativa posta in essere consentiva di individuare il modello e il numero di targa del veicolo utilizzato per la fuga, che era condotto da un quarto complico che si teneva in contatto con i correi mediante un walkie talkie.

Dai successivi sviluppi emergeva che il veicolo utilizzato risultava locato presso una società di noleggio ubicata a Giugliano in Campania (Napoli), utilizzando documenti intestati ad una terza diversa persona. Mediante l’analisi di numerosi filmati rilevati da sistemi di video sorveglianza di esercizi commerciale individuati a Giugliano e Vairano Scalo, era possibile riscontrare il transito del veicolo in uso ai rapinatori nei pressi dell’istituto di credito subito dopo la consumazione della tentata rapina nonché accertare che, in una giornata precedente, in particolare l’8 febbraio, gli stessi indagati avevano eseguito, con un’altra autovettura, un sopralluogo nei pressi dell’istituto di credito, propedeutico alla rapina. Da ciò si acquisivano inconfutabili elementi che conducevano all’esatta identificazione di tutti i componenti della banda, nei confronti dei quali venivano raccolti gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza in ordine ai delitti loro contestati.

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