Aversa, gli infermieri interinali: “Attacchi ingiustificati, qualcuno vuole affossare il Moscati”

di Antonio Arduino

Aversa – “Probabilmente c’è la precisa volontà, da parte di qualcuno, di affossare l’ospedale ‘Moscati’. Se così non fosse non si spiega l’attacco ingiustificato che si sta perpetrando nei confronti degli infermieri interinali che permettono il funzionamento di un ospedale in crisi di personale infermieristico da tantissimo tempo”. A parlare è Antonio Mattiello, rappresentante degli infermieri interinali dell’Asl, assunti tramite società terze non essendo possibile partecipare a concorsi che da anni non si effettuano in Campania.

A nome della categoria, Mattiello replica a notizie diffuse su un presunto licenziamento del personale interinale che avrebbe interessato gli infermieri in servizio all’ospedale Moscati, fatta eccezione di due, risparmiati per ragioni di parentela. “Chi diffonde queste notizie non si preoccupa di verificare – continua Mattiello – perché ad oggi nessuno è stato licenziato. I 13 infermieri interinali presenti al Moscati sono tutti regolarmente in servizio”. “E’ vero – aggiunge – che sono arrivati 11 infermieri vincitori di concorso, attraverso il sistema della mobilità, ma sono arrivati per dare supporto agli interinali non per sostituirli, perché per far funzionare bene il nuovo pronto soccorso del Moscati gli infermieri in organico dovrebbero essere 50 mentre oggi. Considerando i nuovi arrivati, quelli già in organico e gli interinali, siamo ancora lontani da questo numero”.

“Mi chiedo – continua Mattiello che lavora in medicina – perché ci si accanisca sugli interinali dell’Asl Caserta e non si parli dei 198 in servizio al San Sebastiano di Caserta o degli oltre 1200 interinali che lavorano negli ospedali della regione”. “E’ vero – ricorda – che il presidente della Regione ha espresso l’intenzione di eliminare la categoria degli infermieri interinali, ma è anche vero che intende farlo gradualmente, dando la possibilità a tutti, interinali compresi, di partecipare ai concorsi, seguendo norme precise vale a dire mobilità, avvisi e concorsi.”. “Quindi chi parla di licenziamento di infermieri interinali probabilmente non sa di che cosa parla, anche perché – sottolinea il rappresentante della categoria –  sembra strano che si possa pensare di licenziare quando recentemente il governatore De Luca ha affermato che negli ospedali della nostra regione mancano 4mila unità infermieristiche. Licenziando di botto gli interinali, perché se la legge è una dovrebbe licenziarli tutti, si metterebbe in crisi l’intero sistema assistenziale campano”.

A proposito di licenziamento, Giacobbe Martino, uno dei due interinali presunti graziati per ragioni di parentela, tiene a far sapere a chi “sparla” di essere stato assunto nell’Asl Caserta nel maggio 2014. “Vale a dire – sottolinea – due anni prima di conoscere la mia fidanzata che è la figlia del sindacalista a cui fanno riferimento i disinformati”. “Io, mi sono fatto da solo, senza raccomandazioni o parentele, ottenendo, come tanti altri, l’assunzione attraverso una delle agenzie interinali alla quale presentai domanda dopo la laurea” ribadisce Martino. “Ed oggi – afferma con una punta di orgoglio – ho la soddisfazione di essere stato scelto per prestare servizio in emodinamica per le conoscenze e l’attaccamento al lavoro che ho dimostrato al responsabile del servizio”.

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