Terra dei Fuochi, si scava a Casal di Principe e Maddaloni

di Redazione

 Casal di Principe. È stata una giornata intensa quella di mercoledì 12 febbraio a Casal di Principe, dove sono ripresi i carotaggi alla ricerca di fusti tossici in un sito indicato dal pentito Luigi D’Ambrosio.

Le operazioni ordinate dai magistrati della Dda di Napoli in un terreno dove tra l’altro fino a settembre si svolgeva anche la fiera settimanale, sono andate avanti tutto il giorno. Tra via Circumvallazione e via Sondrio già oggetto di altri interventi di scavo, sono state effettuate operazioni di refertazione dei suoli in una buca profonda 12 metri da dove erano emersi soprattutto scarti dell’attività edile, come amianto, cemento, ferro, ma anche fanghi industriali.

Lo scopo è garantire la sicurezza degli operatori e verificare l’eventuale presenza di altro materiale nocivo. L’obiettivo dei magistrati e dei carabinieri della compagnia di Casal di Principe che coordinano le operazioni sul posto, è di raggiungere i 20 metri di profondità. Il sito fu indicato dal pentito casalese D’Ambrosio, ex braccio destro di “Carminotto” Schiavone, figlio del boss Francesco Sandokan Schiavone. Il mercato settimanale che sorgeva nell’area oggetto degli scavi, circondata tra l’altro da numerose micro-discariche a cielo aperto, fu vietata dalla Commissione prefettizia che amministra il Comune che decise di spostarla in un’altra zona.

Intanto, giovedì mattina, a Maddaloni, nei pressi del palazzetto dello sport in via De Curtis sono i carabinieri a scavare. I militari della compagnia di Maddaloni stanno dando esecuzione a un decreto di ispezione dei luoghi tramite carotaggi del suolo al fine di rilevare la presenza di rifiuti tossici o radioattivi.

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