GRICIGNANO. Si è distinto per il suo progetto di recupero di Piazza Marconi, la ex Piazza Mercato di Aversa, lo studente gricignanese Marco Carusone, in occasione del convegno Aversa Città dei Parchi, promosso da Alleanza per voltare pagina, tenutosi nellAuditorium Caianiello dellEx Macello.
Il dibattito ha riguardato i temi dellurbanistica, con idee e proposte per la valorizzazione e lutilizzo delle grandi aree urbane e dei grandi contenitori storici della città di Aversa. Presenti cittadini, associazioni, forze politiche e istituzioni, tra le quali la Facoltà di Architettura Vanvitelli, rappresentata dal preside Carmine Gambardella, dalla docente Claudia De Biase e da quattro studenti selezionati attraverso i loro progetti urbanistici, riguardanti altrettante aree aversane: Marco Carusone (centro storico – piazza Marconi), Clelia Diana (ex Texas), Giada Luiso (centro storico) e Vincenzo Cirillo.
Sono con i miei colleghi qui a rappresentare luniversità in veste apartitica. ha esordito Carusone Qualsiasi proposta, per avere lintento di cambiare le cose, deve partire dal pubblico, dal vuoto, dal verde, dal pedonale e non dal privato, dal costruito, dallasfaltato e dallautomobile. Se abbiamo dovuto incontrarci qui, su appuntamento per scambiare le nostre idee, è semplicemente perché non lo si può più fare fuori, la città è diventata il luogo della lacerazione, della segregazione, dellindividualismo, abbiamo perso di vista la funzione per cui è nata, la città non può essere la casa degli edifici ma la casa della comunità dove potersi incontrare e relazionarsi. La vita pubblica non può intercorrere tra il ristretto spazio del marciapiede e la portiera dellauto. Sono le barriere artificiali che dividono luomo dalluomo.
Carusone è quindi passato ad esporre il proprio progetto che riguardava la zona di piazza Marconi, sottolineando limportanza del tessuto storico e le motivazioni del degrado fisico e sociale, e facendo notare unanalogia non solo formale dellanello radio centrico normanno con un organismo, la conchiglia. Quando un parassita si infiltra al suo interno, per difendersi da irritazioni, la conchiglia comincia a produrre strati di carbonato di calcio, inglobandolo e generando così da una sofferenza una struttura sferica molto preziosa, la perla. Quel parassita ha detto Carusone siamo proprio noi, che con le nostre auto ci infiltriamo allinterno del centro storico e defluiamo senza nemmeno renderci conto di dove siamo e dellimportanza storica di quellarea.
Un progetto, quindi, che si basa sulla sottrazione e non laddizione, ma soprattutto sulla mobilità sostenibile con la scelta di mezzi alternativi. A tal proposito, Carusone ha precisato: Sentiamo parlare di sostenibilità a destra e a manca, sembra quasi letichetta per rendere positivi tanti progetti, e la spiegazione di cosa è a volte viene fatta tecnicamente a volte tralasciata. La sostenibilità è tutto ciò che non facciamo. Tutto ciò che non facciamo è sostenibile.