Chiusura di tre plessi scolastici dell’Infanzia: la rivolta del Pd e di Caprio

di Redazione

Alfonso Caprio CASTEL VOLTURNO. Divampano le polemiche in merito alla questione della possibile chiusura, per il prossimo anno, di tre plessi scolastici del territorio.

La richiesta di informazione al riguardo, avanzata da Alfonso Caprio (nella foto), capogruppo del Partito Democratico, e da altri consiglieri dell’opposizione di inserire all’ordine del giorno del Consiglio comunale il problema della “Chiusura della Scuola Materna di via San Rocco a Castel Volturno” e delle altre scuole primarie del territorio, è stata avanzata il 25 marzo scorso con Prot. 16.569. Il presidente Giovanni Milone accolta la richiesta, la inserì nel Consiglio comunale del 19 aprile, quando lo stesso Consiglio andò deserto per l’assenza della maggioranza. La stessa fu riproposta nel civico consesso del 23 aprile, ma la maggioranza, su proposta del sindaco Antonio Scalzone, rinviò l’argomento ad un prossimo Consiglio. L’assise così a detta della minoranza del capogruppo del Pd, Alfonso Caprio, è stata esautorata di una sua legittima prerogativa: “Noi dovevamo assolutamente affrontare la discussione di una problematica che interessa numerose famiglie di Castel Volturno, i cui figli e figlie per la prima volta dovranno affrontare l’ingresso nella scuola pubblica italiana. Invece non è stato possibile”.

Intanto, il 21 aprile con la delibera di Giunta comunale n. 51, a firma del sindaco Antonio Scalzone e dell’Assessore alla P.I. Angela Iacono, si è stabilito che:

1. di demandare al Funzionario responsabile del Servizio Pubblica Istruzione l’avvio dei procedimenti per la risoluzione dei contratti di locazione degli immobili che ospitano le sezioni di scuola dell’infanzia di Destra Volturno e del Villaggio del Sole;

2. di demandare al Funzionario responsabile del Servizio Lavori Pubblicigli adempimenti relativi alla ristrutturazione dell’immobile di Via San Rocco;

3. di demandare al Funzionario responsabile del servizio manutenzione gli adempimenti connessi alla liberazione degli immobili, procedendo al contempo in collaborazione con la direzione didattica 1° Circolo all’inventario dei beni rimossi;

4. di demandare ai Funzionari Responsabili dei ServiziLavori Pubblicie Manutenzione la valutazione dei possibili ampliamenti e modifiche da apportare al plesso di scuola primaria in Villaggio del Sole; 5. di demandare al Funzionario responsabile del Servizio Economato e Provveditorato la risoluzione dei contratti relativi alle utenze gli immobili in locazione a Destra Volturno e Villaggio del Sole; 6. di stabilire in logica conseguenza di quanto previsto ai punti precedenti che a decorrere dall’anno scolastico 2011/2012 la direzione didattica 1° Circolo potrà disporre esclusivamente dei plessi di scuola dell’infanzia Roncalli, Garibaldi e Villaggio del Sole, le cui sezioni saranno ricavate presso un’ala dell’edificio comunale già ospitante la scuola primaria dei Villaggio del Sole;

7. di trasmettere la copia della deliberazione per i successivi provvedimenti di competenza al dirigente scolastica del I° Circolo Didattico di Castel Volturno, all’amministrazione provinciale di Caserta e all’ufficio scolastico Territoriale di Caserta.

Caprio ha dichiarato quanto segue: “Da questi atti veniamo a conoscenza che l’amministrazione di Castel Volturno, guidata dal centro destra, vuole chiudere non una, ma ben tre scuole primarie esistenti sul nostro territorio accampando il motivo che mancano i fondi per pagare i fitti per tenerle aperte, le mamme dei bambini interessati si stanno rendendo solo adesso conto del danno a cui i loro figli andranno incontro per il prossimo anno scolastico e stanno timidamente facendo sentire la loro protesta. Vogliamo sperare quando e se il Consiglio comunale discuterà il problema verranno in massa ad ascoltare cosa hanno da dire i rappresentanti della maggioranza e quelli dell’opposizione. La maggioranza vuole chiudere 3 plessi, uno al Villaggio del Sole, quello della S. Rocco nel Centro Storico e uno a Destra Volturno. Le iscrizioni per l’anno nuovo 2011-2012 già prodotte dai genitori al I Circolo didattico di via Occidentale sono state per la sola scuola dell’infanzia, nei termini che stabilisce la legge ben 387; di cui 170 nel Centro storico da distribuire nei due plessi della Roncalli e la Garibaldi; 100 alla S. Rocco ex Baia Verde, 75 al Villagio del Sole e 42 in Destra Volturno”.

Poi il consigliere del Pd sottolinea l’aspetto della richiesta di potenziamento del primo circolo didattico: “C’è un considerevole numero di alunni da sistemare e un notevole numero di famiglie da accontentare. Nella pianta organica del prossimo anno scolastico la Dirigente del I Circolo Didattico ha già richiesto al URP (ex provveditorato di Caserta) l’istituzione di 17 sezioni di scuola materna, cui 8 nel Centro storico (4 alla Roncalli e 4 alla Garibaldi), 4 alla S. Rocco, 3 per il Villaggio del Sole e 2 per Destra Volturno, con la richiesta di ben 34 docenti. Questa è la realtà dei numeri. Ora di ben 387 bambini noi che cosa ne vogliamo fare? A questi sicuramente si aggiungeranno altri per l’inizio dell’anno scolastico. Una parte la vogliamo lasciare a casa? A questo proposito mi preme ricordare, che per farsi bello il Centro Desta ha proposta che bambini ancora più piccoli devono entrare nella scuola e ciò quelli di due anni e mezzo come principio, poi non ha la forza economica da metterlo in pratica”.

Sui disagi e i problemi che si paventano all’orizzonte, il professore e consigliere del Pd Caprio aggiunge: “Nel nostro caso, però, non vengono iscritti bambini al di sotto dei tre anni, perché si sa che l’amministrazione comunale, per l’organizzazione particolare che i bambini di due anni e mezzo richiedono, non può permettersi di accoglierli. Il I Circolo di Castel Volturno, di tutti gli iscritti, farà una graduatoria, i primi che verranno ammessi saranno quelli che hanno 5 anni, perché li deve preparare per la prima classe delle primarie, tutti gli altri entreranno in una lista di attesa. La lista di attesa dell’anno scolastico 2010-2011 è stata tutta esaurita, perché, i bambini delle materne sono piccoli e non hanno ancora sviluppato sistema immunitario come gli adulti, sono assenteisti cronici per le infezioni che si prendono stando a contatto con gli altri, per cui per quelli che fanno numerose assenze vengono depennati e surrogati con altri. Vogliamo ricordare che il comma 1 dell’art. 9 del nostro Statuto comunale recita >. Se noi chiudiamo e non assicuriamo nessun potenziamento della scuola d’infanzia veniamo meno a questo principio che noi stessi abbiamo stabilito. Non accogliere i bambini dai tre ai cinque anni creerà un grave problema sociale e culturale a chi sarà espulso dalla scuola primaria; sociale, perché i genitori che lavorano non sapranno dove lasciare i propri figli se non portarli alla scuola privata”.

Castel Volturno si paventa di ricorrere ai ripari con la scuola privata, ma gli unici plessi privati operanti ed efficienti risultano essere l’Istituto Europa al Villaggio Coppola e la scuola religiosa e parificata della Piccola Casetta di Nazareth “La Stella degli Angeli” a Pescopagano di Mondragone, dove operano le missionarie di Casapesenna. Al riguardo Caprio sostiene: “A Castel Volturno non vi sono scuole private tali da poter accogliere tanti bambini, con un aggravio di spesa per le famiglie al fine di impartire cultura e istruzione. Sostengo la scuola pubblica perché i bambini non avranno, al loro ingesso alla scuola primaria, quella preparazione, che si richiede agli alunni che hanno frequentato le scuole dell’infanzia. La nostra società è diventata una società culturalmente complessa, i bambini hanno bisogni di stimoli per crescere tali da fargli raggiungere obiettivi alti, che anche la frequenza della scuola d’infanzia può assicurare. Noi siamo contro la chiusura di queste scuole, cerchiamo di assicura la frequenza di questi alunni alla scuola statale, perché è nell’ambito di questa che possono sviluppare correttamente la loro personalità e non allontanandoli da essa. Se non possiamo pagare i fitti, non riusciamo a capire, perché allora dobbiamo far parte dell’Unione dei comuni dell’area di Caserta Sud Ovest come ci è stato proposto nello scorso Consiglio, facciamo uno storno prendiamo i soldi (35.709,00€) da dare all’Unione dei comuni e teniamo aperte le scuole, che servono di più ai nostri concittadini. Inoltre proponiamo un censimento dei beni sequestrati alla camorra e assegnati al Comune, che potremmo riqualificare come scuole primarie; cerchiamo nelle zone dove sono situate queste scuole questo tipo di beni e utilizziamoli adeguandole alla normativa, come scuole per infanzia. Facciamo delle permute, se possibile, diamo due appartamenti per un piano terra. Facciamo qualche cosa, ma non possiamo far passare l’idea che chiudendo le scuole abbiamo risolto il problema”.

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