SAN NICOLA LA STRADA. “Come sindaco di un comune aderente all’Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia) ho aderito al documento approvato nel corso della riunione che si è tenuta a Napoli, …
… all’interno del Maschio Angioino, lo scorso martedì, ma ho sempre auspicato sin dal 2006 la provincializzazione della gestione dei rifiuti”. È quanto ha affermato il sindaco Angelo Pascariello all’indomani della riunione della sezione campana dell’Anci, riunione alla quale ha delegato il consigliere Giuseppe Russo.
“Per me potrebbero prendersi tutti i dati anche oggi invece dei trenta previsti dal D.L. 195 del 30 dicembre, non cambio idea. Un’unica Tarsu, un’unica tariffa. – sottolinea Pascariello – Credo che sia molto più giusto che il cittadino di Letino, ad esempio, paghi quanto quello di San Nicola La Strada e così per tutta la provincia. Ci deve essere” – aggiunge – “un unico ente gestore provinciale che si occupi della gestione dell’intero ciclo dei rifiuti, dalla raccolta, al personale, al pagamento della Tarsu (o Tia), all’individuazione degli evasori. Per i comuni, poi, deve implicare anche una modifica al patto di stabilità. Naturalmente questo significa una “diminutio” per i comuni, ma una semplificazione ed un atto di giustizia per tutti. Qualche maligno – haconcluso Pascariello – mi accuserà che parlo così perché sono alla fine del secondo mandato, ma non è vero. Chi segue le cronache sannicolesi sa che sono anni che parlo della provincializzazione del ciclo rifiuti”.
Il documento approvato all’unanimità nel corso della riunione a Napoli, ed alla quale hanno partecipato oltre 250 sindaci e loro delegati, chiede al Governo nessun subentro nelle amministrazioni dove il servizio di raccolta è già svolto da una società a totale partecipazione pubblica, investire Stato e Regioni di eventuali problemi legati a possibili esuberi di personale. Sono i punti base del documento redatto da Anci Campania e che sarà presentato al Governo sulla modifica del decreto legge n.195 del 30 dicembre. Tra gli altri punti del documento, poi, lAnci Campania spera si preveda la compensazione per i Comuni per il minor gettito derivante dalla perdita della Tarsu e una ulteriore compensazione per il minor gettito legato alla manovra sull’Ici, per i risparmi della politica, per le spese sostenute per gli uffici giudiziari e per le mancate bonifiche. Inoltre, in aggiunta, per i Comuni che devono somme all’ex commissariato straordinario, l’Anci reclama una rateizzazione a lunga scadenza. Per agevolare la fase di transizione, lAnci Campania, poi, auspica una norma transitoria che proroghi di 30 giorni il termine per la trasmissione delle banche dati da comuni a Province.