MARCIANISE. Lattuale conflitto istituzionale, tra il sindaco Antonio Tartaglione e il presidente del Consiglio comunale Angelo Zarrillo Maietta, ha evidenziato tutti i limiti politici e amministrativi della coalizione di centrodestra, uscita vincente nelle scorse elezioni due anni fa.
Lo affermano dal circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Marcianise. Una coalizione continuano i vendoliani che, sin dai primordi, si è caratterizzata in misura maggiore per i conflitti, più o meno celati, tra i diversi poteri che intendevano e intendono ingerirsi nei gangli della macchina amministrativa, che per una compagine dalle idee chiare e dalle proposte concrete, utili nelle fasi di programmazione e realizzazione di uno sviluppo economico, sociale e culturale della nostra città. I continui cambi di giunta e i passaggi repentini di consiglieri comunali eletti nelle fila dellopposizione, passati a sostenere lattuale amministrazione Tartaglione, dimostrano in maniera chiara un dato incontrovertibile: la maggioranza politico-elettorale uscita dalle urne non esiste più. Questo dato, che può apparire scontato, è giusto ribadirlo soprattutto quando, con il venire meno della supremazia della politica, delle scelte limpide, si lascia spazio allingegneria della politica, una scienza che consente manovre più o meno chiare, a sostegno di cause più o meno giuste.
Sinistra Ecologia Libertà ritiene che la crisi istituzionale che ha investito lamministrazione comunale segna il momento più alto della parabola discendente dellamministrazione Tartaglione. Chiediamo, a gran voce, le dimissioni del sindaco perché è giunto il momento di dare nuovamente la parola ai cittadini, oramai stanchi delle continue lotte intestine della maggioranza che, inevitabilmente, si ripercuotono su una gestione fallimentare della pubblica amministrazione. Seppur non presenti con nostri rappresentanti in Consiglio comunale, sulla mozione di sfiducia presentata da 15 consiglieri comunali della maggioranza, sindaco compreso, nei confronti del presidente del Consiglio comunale, della stessa maggioranza, Sel ritiene improponibile nessun tipo di soccorso rosso e auspica un segnale forte e chiaro anche dai consiglieri comunali di opposizione che, proprio perché delegati dai cittadini a ricoprire tale ruolo, dovrebbero impegnarsi con tutte le loro forze nel mettere fine a questa nefasta esperienza amministrativa, sgombrando il campo da interpretazioni ingegneristiche e dagli intrighi di palazzo che i cittadini non sono più disposti ad accettare.