Fuori onda della Palombelli: “Mauro e Scalfari vadano a spalare fango”

di Emma Zampella

Barbara Palombelli MILANO. La giornalista BarbaraPalombelli solleva un polverone per un fuori onda apparso giovedì sera durante Striscia la Notizia.

Ezio Mauro? Dovrebbe andare a spalare fango in Calabria. Eugenio Scalfari? Perché non mandano anche lui a spalare fango? E’ il direttore fondatore di Repubblica, sulla cui vita privata mi astengo, ma un giorno o l’altro parlerò. Fanno moralismo, ma di che?”. Di cosa vorrebbe parlare la moglie di Francesco Rutelli non è ancora del tutto chiaro. Ma le parole che sono volate durante il fuori onda della trasmissione mattutina di Canale 5, Mattino5, non sono state un buon augurio per il direttore del quotidiano. “L’editore di Repubblica defunto? Poverino, ha seminato figli, casini, cose e ha strangolato Ciarrapico”, – continua la Palombelli, che poi “spera” che le sue parole arrivino in tivù grazie a Blob o proprio a Striscia la Notizia. Detto fatto.Il tg satirico manda in onda le immagini.

Palombelli forse ha messo in atto la sua vendetta contro il quotidiano che nei giorni scorsi ha associato il nome del fratello, il commercialista Paolo Palombelli, agli indagati sull’inchiesta del G8 all’Aquila? I giornalisti di Repubblica avrebbero sostenuto che in alcune intercettazioni, Angelo Balducci e Diego Anemone farebbero riferimento al commercialista romano per arrivare al cognato, Francesco Rutelli.

Paolo Palombelli ha cercato di difendersi qualche giorno fa quando ha scritto al direttore del quotidiano: “Sono stato arbitrariamente associato alla ‘cricca’ del signor Anemome dal quale, tra l’altro, non ho mai avuto alcun compenso economico. Per questo ho incaricato il mio avvocato di procedere per l’offensività della notizia e l’abusività della pubblicazione di telefonate insignificanti e ordinarie per la mia professione di commercialista”.

Il tg satirico di Antonio Ricci però pensa in grande ed ipotizza la natura di queste affermazioni: “Si tratta forse di ‘Voce dal sen fuggita?’ Oppure di astuto sfruttamento del fuori onda? O di un promo di future, scottanti rivelazioni? O ancora di una minaccia perché La Repubblica la smetta di…?”. Ma l’interrogativo più interessante è: “Come mai il quotidiano non ha ancora replicato?”.

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