Casapesenna (Caserta) – Il bilancio di previsione passa in Consiglio comunale, ma lo fa lasciando dietro di sé una lunga scia di contestazioni politiche e istituzionali. A denunciarle sono i consiglieri di opposizione, che parlano apertamente di una seduta anomala e di un documento contabile privo di una visione strutturale per il futuro dell’Ente.
Secondo quanto riferito dalla minoranza, la discussione sul bilancio si è svolta «in un clima che definire surreale sarebbe riduttivo». A votare a favore sono stati sei consiglieri di maggioranza più il sindaco, mentre due consiglieri di maggioranza e uno di minoranza risultavano assenti perché all’estero per il Capodanno. Assenze definite legittime sul piano personale, ma che hanno generato una controversia istituzionale quando i consiglieri hanno tentato di partecipare alla seduta in videoconferenza senza le modalità previste dal regolamento.
Il caso del collegamento a distanza – La minoranza sottolinea che «i consiglieri assenti hanno infatti chiesto di collegarsi in videoconferenza, senza presentare alcuna richiesta formale via Pec, eccezione fatta per il consigliere di minoranza, come invece prescrive chiaramente l’articolo 70 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale di Casapesenna». A complicare ulteriormente il quadro, l’assenza di una rete Wi-Fi nella sala consiliare. Per ovviare al problema, è stato proposto l’utilizzo del telefono cellulare personale del presidente del Consiglio. Una soluzione che, per l’opposizione, è diventata il simbolo di una gestione improvvisata, priva di infrastrutture e procedure adeguate. La minoranza si è opposta e il segretario comunale ha bloccato il tentativo di collegamento.
Un bilancio “che galleggia” – Al di là delle modalità di approvazione, la critica principale riguarda il merito del documento. Il parere dell’Organo di revisione, richiamato dai consiglieri di opposizione, definisce il bilancio formalmente corretto ma carente sotto il profilo della programmazione. Mancano una pianificazione seria del personale, coerenza con i progetti Pnrr, accantonamenti per i rinnovi contrattuali futuri e riferimenti puntuali ad obblighi normativi come la spending review. Viene inoltre contestato il rinvio sistematico delle criticità strutturali agli anni successivi. Per la minoranza si tratta di un bilancio che «non offre una visione di sviluppo strutturale per il futuro, ma si limita a galleggiare», evidenziando come le sole opere pubbliche non possano rappresentare sviluppo senza un reale incentivo all’artigianato e al tessuto produttivo.
Entrate e servizi sotto accusa – Sul fronte delle entrate, l’opposizione parla di una gestione definita “vecchia e immobile”: Tari calcolata su criteri medi e non sulla produzione reale dei rifiuti, assenza di tariffazione puntuale, nessuna innovazione nei sistemi di riscossione e previsioni di recupero dell’evasione in calo. Il risultato, secondo la minoranza, è un aumento degli accantonamenti, una riduzione dei servizi e l’assenza di benefici per i cittadini virtuosi. Viene inoltre segnalata la mancanza di documenti ritenuti essenziali, come il Piano triennale dei servizi e delle forniture.
Le proposte fiscali dell’opposizione – Pur votando contro il bilancio, la minoranza ha sostenuto la riduzione dell’aliquota Imu per le seconde case, già proposta in occasione del precedente bilancio di previsione, avanzando anche l’ipotesi di estendere la riduzione ai locali commerciali per incentivare l’esercizio di vicinato con affitti calmierati. Analoga apertura sull’addizionale Irpef, con la richiesta di rinviare la votazione per poter valutare una riduzione dell’aliquota per il primo scaglione di reddito, fino a 28mila euro, sfruttando i margini consentiti dalla normativa.
La frattura in aula – Durante la seduta, il consigliere Gianluigi Diana ha annunciato l’uscita dal gruppo “Casapesenna Viva”, ribadendo comunque la propria fiducia al sindaco e votando a favore del bilancio. Una scelta che apre interrogativi sugli equilibri politici futuri in Consiglio. Interrogativi che, come osserva la stessa opposizione, troveranno risposta solo nei prossimi mesi, mentre il bilancio appena approvato continua a dividere profondamente maggioranza e minoranza.

